Il 9 dicembre 2024, Paul Krugman ha scritto il suo ultimo articolo per il New York Times, intitolato “My Last Column: Finding Hope in an Age of Resentment”. Speranza e risentimento, gioia e rabbia, forse i due poli su cui si giocheranno le battaglie sociali, culturali e politiche dei prossimi anni. L’editorialista era al al […]

Se le regole del gioco cambiano, le opzioni sono due. O le impari o smetti di giocare. È quello che sta succedendo su X, il fu Twitter, che Elon Musk ha trasformato in un megafono per la destra trumpiana. Lo ha fatto in modo netto, a tratti esplicito. E, forse, la scelta di tante persone […]

Le elezioni presidenziali americane del 2024 si muovono in un terreno irregolare, simile a un mosaico di specchi in cui ogni pezzo riflette una parte diversa della realtà. I media tradizionali, un tempo colonne portanti del panorama informativo, stanno cedendo il passo a una costellazione di piattaforme alternative, ciascuna con il proprio linguaggio e pubblico. […]

Lo scorso 5 gennaio il giornalista Raffaele Oriani, collaboratore del Venerdì di Repubblica da dodici anni, ha scritto una lettera agli oltre trecento colleghi del quotidiano nella quale annunciava l’interruzione della collaborazione con il settimanale. È, di fatto, una lettera di dimissioni dovute alla “incredibile reticenza di gran parte della stampa europea, compresa La Repubblica” […]

In un momento storico in cui i social media stanno rapidamente diventando il nuovo campo di battaglia per il controllo del dibattito pubblico, le opinioni pubblicate sui media tradizionali rimangono un pilastro fondamentale per l’agenda setting. Solo nell’ultimo anno, ad esempio, LinkedIn ha visto un incremento del 23% dei post degli amministratori delegati, con un […]

Le crisi in Medioriente e in Ucraina, delle quali non si vede la fine, testimoniano la definitiva sconfitta del multilateralismo, inteso come l’orientamento ad assumere politiche comuni e coordinate? Forse la sconfitta del multilateralismo ideologico, quell’atteggiamento che considerava questa modalità moralmente superiore ad altre strategie di politica estera e la trattava come un fine in […]

Questi giorni ha suscitato un grande dibattito la proposta di un parlamentare leghista, che avrebbe voluto vietare la declinazione al femminile negli atti pubblici per i nomi di categoria che indicano le diverse cariche ricoperte, con l’imposizione di una multa in caso di infrazione. La proposta è stata ritirata tra imbarazzi e polemiche, e per […]