
Notizie veloci e senza giri di parole per fare il punto sulle novità annunciate in settimana dalle società di social media (e non solo).
SOCIAL NEWS
Threads supera i 350 milioni di utenti attivi
Threads, l’app di microblogging di Meta, ha raggiunto i 350 milioni di utenti attivi al mese, con un incremento di 30 milioni solo nell’ultimo trimestre. Lo ha annunciato Mark Zuckerberg durante la call sui risultati finanziari del primo trimestre 2025. La crescita accelera rispetto al trimestre precedente, quando gli utenti erano aumentati di 20 milioni. Anche il tempo speso sull’app è salito del 35%, grazie al miglioramento del sistema di raccomandazione. Sebbene resti più piccola rispetto a Facebook o Instagram, Threads si conferma sempre più centrale nella strategia social di Meta.
Meta introduce gli spot video su Threads per monetizzare la piattaforma
Threads continua a testare gli annunci pubblicitari tra i post degli utenti. Dopo aver introdotto le prime immagini sponsorizzate a inizio anno, la piattaforma estende ora i formati pubblicitari includendo video verticali e quadrati, seguendo il modello dei principali social. L’annuncio è arrivato durante l’evento Iab NewFronts 2025 a New York. Il test è ancora limitato, ma anticipa un’apertura più ampia nei prossimi mesi. Meta sta anche sperimentando nuovi formati pubblicitari su Instagram Reels, come gli “annunci di tendenza” accanto ai video virali, per massimizzare la visibilità dei brand.
Substack cresce dopo le elezioni USA e guadagna un milione di abbonati in pochi mesi
La piattaforma di newsletter Substack ha registrato oltre un milione di nuovi abbonati tra novembre e marzo, trainata dall’interesse per le elezioni statunitensi e dai primi 100 giorni della presidenza Trump. Ora conta cinque milioni di abbonamenti a pagamento tra newsletter e podcast, con flusso di cassa positivo nel primo trimestre. Giornalisti come Jim Acosta e intere redazioni, come parte del Washington Post, stanno lasciando i media tradizionali per creare contenuti direttamente su Substack. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e politici come il democratico Pete Buttigieg hanno iniziato a usarla e la piattaforma sta investendo sempre più in contenuti multimediali come video e audio per attrarre nuovi creator. Intanto, nonostante le offerte di acquisizione – tra cui una da Elon Musk – Substack conferma la volontà di restare indipendente.
Spotify introduce la metrica plays
Ora è possibile vedere quante volte un episodio di podcast è stato ascoltato o visto su Spotify. Plays è la prima metrica di ascolto visibile sia agli utenti che ai creator, e sarà mostrata accanto a ogni episodio nell’app – dalla homepage alla pagina dello show – oltre che su Spotify for Creators e Megaphone. L’obiettivo è aiutare gli utenti a scoprire contenuti popolari e offrire ai podcaster un nuovo strumento per valutare le performance dei propri episodi rispetto alla concorrenza. L’annuncio arriva dopo un trimestre positivo per Spotify, che ha raggiunto 268 milioni di abbonati premium, con un incremento di cinque milioni.
TikTok multata per 530 milioni per aver trasferito dati europei in Cina
TikTok è stata sanzionata con una multa da 530 milioni di euro dall’autorità irlandese per la protezione dei dati, che ha rilevato gravi violazioni del Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali. Tra le infrazioni, il trasferimento non autorizzato di dati degli utenti europei in Cina e la mancata trasparenza nel trattamento. È una delle multe più alte mai inflitte dal garante irlandese, che ha dato sei mesi alla piattaforma per conformarsi. TikTok ha annunciato ricorso, sostenendo di non aver mai ricevuto richieste dai governi cinesi e rivendicando il proprio programma di sicurezza Project Clover. La decisione potrebbe avere implicazioni anche per altre aziende globali operanti in Europa.

Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, all’evento TechCrunch Disrupt nel 2019. Foto: Flickr.
WEB NEWS
OpenAI cambia strategia: la no profit controllerà l’intera società
OpenAI ha rivisto i suoi piani societari e ha deciso che la fondazione no profit continuerà a controllare tutte le attività dell’azienda, anche dopo la trasformazione in società di pubblica utilità. La decisione è arrivata dopo le pressioni dei procuratori degli Stati del Delaware e California, accompagnate dalle critiche di ex dipendenti, accademici e rivali come Musk. La nuova struttura consentirà comunque a dipendenti e investitori di detenere quote, ma senza compromettere la missione originaria. La riorganizzazione dovrà essere completata entro fine anno per ottenere i 30 miliardi promessi da SoftBank.
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