1.Il successo come comune denominatore di diversità, equità e inclusione
La diversità, l’equità e l’inclusione (DE&I) portano le aziende ad avere successo, nonostante alcuni personaggi pubblici prevalentemente conservatori – tra tutti Elon Musk – provino continuamente a screditare questi concetti attribuendogli anche le catastrofi.
“Volete volare in un aereo in cui le assunzioni DE&I sono prioritarie rispetto alla vostra sicurezza? Sta accadendo davvero… Le persone moriranno a causa della DE&I”, le affermazioni di Musk in seguito a un incidente che ha coinvolto una compagnia aerea molto attenta a questi temi.
C’è chi sostiene che la DE&I porti ad assunzioni al di sotto degli standard, ma la realtà dice esattamente il contrario: un bacino di assunzioni più ampio e diversificato porta a candidati più talentuosi e qualificati. A difendere la DE&I arrivano anche i dati: un sondaggio di Pew Research dello scorso anno ha rilevato come il 56% dei lavoratori americani pensi che concentrarsi sulla DE&I migliori il proprio posto di lavoro, mentre solo uno su sei (il 16%) ha dichiarato che influisce negativamente.
2. Informazioni nascoste agli investitori e pregiudizi di genere
Diverse aziende hanno eliminato alcune informazioni sulle iniziative di diversità, equità e inclusione nelle relazioni annuali agli investitori essendo i programmi DE&I sotto minaccia politica.
Alcuni esperti sostengono che i cambiamenti nella divulgazione delle informazioni riflettano l’incertezza sui parametri legali dei programmi di diversità, equità e inclusione. Da un’analisi del Wall Street Journal sui documenti presentati alla Securities and Exchange Commission – l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori – emerge come alcune aziende abbiano abbreviato le descrizioni o eliminato intere sezioni mentre altre hanno modificato alcune parole o frasi.
In tutto questo le disparità di genere non accennano a diminuire: le statistiche rivelano come, nel 2019, la quota di startup con almeno un membro fondatore donna sia stata di appena il 20%. Una delle ragioni sarebbe la scarsità di fondi a loro dedicata e la discriminazione nel ricevere finanziamenti.
Nel 2019 solo il 3% degli investimenti totali è stato destinato a imprese interamente femminili, con un calo rispetto al 4% del 2018. Tendenza c...