Gavin Newsom, una star dei new media per i democratici

Di il 13 Giugno, 2025
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Le proteste di Los Angeles potrebbero essere un’occasione per il partito. Sui social, il governatore della California risponde colpo su colpo agli attacchi della Casa Bianca e non sembra voler mollare

Auto in fiamme, bandiere del Messico sventolate in rappresentanza della resistenza. manifestanti faccia a faccia con la polizia. Infine, l’intervento della Guardia Nazionale.

A Los Angeles, negli ultimi sette giorni, ossia Da quando sono scoppiate le proteste a seguito dei raid organizzati dall’Ice – l’agenzia federale per il controllo dell’immigrazione contro gli immigrati irregolari –, gli eventi si sono susseguiti rapidamente.

Ma le notizie non riguardano solo gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

Una grande novità è rappresentata dal governatore della California Gavin Newsom e dal suo stile comunicativo.

Il senatore democratico infatti sta affrontando e criticando duramente gli attacchi e le fake news rilanciate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sia tramite le sue dichiarazioni ai giornali e in conferenza stampa, sia sui social media.

Proprio sui social, ha iniziato una battaglia personale contro Trump, adottando alcune delle sue stesse tattiche e sfruttando il potere dei meme.

E lo sta facendo con grande successo.

Il governatore della California, Gavin Newsom, alla convention statale del partito democratico in California, nel 2019. Foto: Wikimedia Commons.

Il governatore della California, Gavin Newsom, alla convention statale del partito democratico in California, nel 2019. Foto: Wikimedia Commons.

Profilo controverso

Sebbene sia una delle prime volte che Newsom ottiene l’attenzione della stampa italiana, negli Stati Uniti il democratico californiano è noto da tempo.

Cattolico di origini irlandesi, laureato in scienze politiche all’Università di Santa Clara, in California, dopo esperienze di successo nel mondo della ristorazione e dell’hotellerie è diventato sindaco di San Francisco nel 2004, carica che ha ricoperto fino al 2011.

Nello stesso anno, viene eletto vice-governatore nel ticket con il democratico Jerry Brown, fino a quando, nel 2019, vince le elezioni e inizia il suo primo mandato da governatore. Nel 2023 è stato poi riconfermato.

Durante la sua carriera politica ha dovuto affrontare diverse sfide, tra cui la pandemia e il lockdown, la crisi dei senzatetto nelle grandi città della California e, più recentemente, gli incendi che hanno devastato Los Angeles.

Anche nella vita privata ha avuto diversi problemi: dal divorzio con l’avvocata e presentatrice alleata di Trump Kimberly Guilfoyle, ai problemi di alcolismo, passando per la relazione avuta con la moglie dell’amico e direttore di campagna elettorale, Alex Tourk.

Sull’onda dei podcast

A marzo del 2024, Newsom ha iniziato a guardare al modo dei cosiddetti nuovi media, accettando di condurre il podcast Politickin’,rodotto da iHearts Radio e co-condotto da Marshawn Lynch, ex giocatore di football.

Inizialmente pensato come apolitico, il podcast si è presto trasformato in uno spazio utile per diffondere le proprie proposte e idee di punta.

Durante la prima puntata, uscita pochi giorni dopo il ritiro dell’ex presidente Joe Biden dalle presidenziali, Lynch aveva addirittura chiesto al governatore perché non si proponesse come sostituto.

Newsom ha saputo ben sfruttare Politickin’ come strumento di comunicazione e, a febbraio, ha  ha lanciato sul suo canale YouTube il proprio podcast, This is Gavin Newsom.

L’annuncio ha scatenato molte reazioni negative da parte dei conservatori, che lo accusavano di sprecare il suo tempo mentre la California aveva gravi problemi – nonostante abbia spesso, fra i suoi ospiti, esponenti del movimento Make America Great Again.

Tra le obiezioni mosse dai repubblicani c’era anche il fatto che la conduzione di podcast non fosse adatta a un pubblico ufficiale.

Accuse che non sembrano essere coerenti con le nomine di Trump.

Guerra dei meme

Considerate le scelte comunicative di Newsom, non è una sorpresa che sia stato in grado di creare una strategia per affrontare gli eventi recenti in maniera efficace.

Non appena sono iniziate le proteste a Los Angeles, il governatore cominciato una campagna social per fornire aggiornamenti sulla situazione e ribattere alle azioni di Trump, considerate sconsiderate ed avventate dal democratico.

Come già avvenuto anche di recente, il presidente republicano ha iniziato un botta e risposta, utilizzando la sua piattaforma, Truth Social, per pubblicare i propri commenti e opinioni riguardo le manifestazioni.

Alla stessa maniera, Newsom sta rispondendo alle provocazioni su diversi social, principalmente TikTok – dove ha guadagnato più di 400mila follower da venerdì – e X.

Ogni volta che il governatore pubblica qualche contenuto, è poi il suo seguito a diffondere e amplificare il messaggio.

I suoi post stanno avendo grande successo, e gli utenti continuano a creare meme basati sulle sue dichiarazioni.

Anche grazie al funzionamento degli algoritmi – che tendono a favorire contenuti scandalosi che causano reazioni nel pubblico – si è scatenata una battaglia a colpi di meme.

In un certo modo, Trump sta aiutando il governatore ad allargare la sua base di consensi all’interno del partito e il suo seguito in rete.

Foto: Wikimedia Commons.

Occhio sul futuro

Da questo momento di hype stanno già nascendo le prime speculazioni sul futuro di Newsom.

Molti vedono in lui un possibile leader per il partito democratico e riconoscono il suo potenziale come candidato alle presidenziali del 2028.

In un momento in cui il partito sta cercando una propria via per cavalcare la tendenza al populismo e i nuovi canali comunicativi, questi avvenimenti stanno dimostrando che potrebbe avere in casa la soluzione.

Ma è fondamentale non cadere nella trappola del momento d’oro.

Già Kamala Harris, durante la campagna dell’anno scorso, era stata ingannata dalla grande popolarità  guadagnata sui social media. Non è bastato però a vincere alle urne.

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