Threads ha un capo tutto per sé. Connor Hayes guiderà la piattaforma

Di il 24 Luglio, 2025
Meta ha deciso di nominare un amministratore separato alla guida della piattaforma nata come spin-off di Instagram per rafforzare l'identità del social e inasprire la concorrenza con X
Foto copertina: Flickr.

Meta ha nominato Connor Hayes a capo di Threads. Dalla scorsa settimana, il social media più giovane del gruppo ha quindi un amministratore separato – head nella nomenclatura del gruppo.

La nomina è stata anticipata da Axios e arriva in sostituzione di Adam Mosseri, numero uno di Instagram, che finora ha supervisionato anche le attività di Threads stessa.

Mosseri ha giustificato la scelta con “la maturità raggiunta” dal social media decentralizzato di Meta, che ha reso “necessario un leader dedicato che possa dedicare tutte le proprie energie al futuro della piattaforma”.

È un passaggio di consegne importante per la piattaforma di microblogging, nata nel 2023 nell’orbita di Instagram e che ha acquisito lentamente una posizione di concorrente diretto di X, il social di Elon Musk.

Un’analisi di mercato ripresa da Mediatrends ha certificato una media di 115 milioni di utenti attivi giornalieri sull’app mobile di Threads contro i 132 milioni del social di Elon Musk.

La crescita certificata dai dati spiegherebbe dunque la necessità di una leadership dedicata e la volontà di Mark Zuckerberg di provare a colmare il divario rimanente con X – molto più consistente sulla versione desktop.

Adam Mosseri, head of Instagram, nel 2016. Foto: Wikimedia Commons.

 Hayes, tocca a te

Si sa poco sul nuovo capo di Threads.

A differenza di Mosseri, molto presente sui social come volto pubblico di Instagram, Hayes ha sempre tenuto un profilo più basso.

Alcune informazioni a disposizione – non molte – si trovano sul suo profilo LinkedIn e confermano la presenza di Hayes al fianco di Zuckerberg da almeno 15 anni, con una breve parentesi in Canva.

Come suo ultimo incarico è stato per quasi due anni e mezzo vicepresidente della divisione di IA generativa di Meta.

Ora guiderà un team composito di sviluppo, fatto di user experience designer, ingegneri, sviluppatori di prodotto e ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale.

Mosseri ha spiegato che il nuovo team continuerà a lavorare in stretto contatto a quello di Instagram. Ma, ha aggiunto, è il momento di dare a Threads pari dignità, indipendenza e peso che hanno le altre app del gruppo.

L’arrivo di Hayes a Threads è un riconoscimento alla sua carriera, durante la quale ha contribuito al primo lancio della nuova piattaforma e ha ricoperto ruoli di primo piano per Instagram e Facebook.

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Foto: Unsplash.

Futuro di Threads

Il nuovo incarico di Hayes segna una svolta.

Finora la piattaforma è stata percepita dagli utenti come una costola di Instagram, mentre l’esperienza del nuovo capo potrebbe servire a rafforzare l’identità di Threads come social autonomo.

Meta sta testando la possibilità di iscriversi mediante le credenziali dell’account di Facebook e non più soltanto tramite quelle di Instagram, come avvenuto fino a questo momento.

“Aiuterà a sbloccare funzioni su entrambi i social”, si legge in Social Media Today

In più, da alcune settimane, sono stati avviati i test per una nuova funzione di messaggistica interna separata, con cui permettere agli utenti di comunicare direttamente tra loro senza dover ricorrere ad altri social.

È stato annunciato anche che l’IA verrà usata per rafforzare il coinvolgimento e la qualità dell’esperienza degli utenti.

Si apre un nuovo capitolo per Threads, che vuole compiere l’ultimo, definitivo salto di qualità per entrare nel ristretto circolo dei social media più importanti.

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Ludovica Taurisano è dottoranda di ricerca in Global History and Governance per la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, con un progetto di ricerca sull’editoria popolare e l’informazione politica negli anni Sessanta e Settanta. Con una formazione in teoria e comunicazione politica, si è occupata di processi di costruzione dell’opinione pubblica; ha collaborato con l’Osservatorio sulla Democrazia e l’Osservatorio sul Futuro dell’Editoria di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Oggi è Program Manager per The European House – Ambrosetti. Scrive di politica e arti performative per Birdmen Magazine, Maremosso, Triennale Milano, il Foglio, Altre Velocità e chiunque glielo chieda. Ogni tanto fa anche cose sul palco.