1.Mantenere la distanza di sicurezza dalle questioni sociali
Sta diventando sempre più complesso per i responsabili marketing delle aziende comunicare efficacemente, e senza suscitare polemiche, le iniziative ESG, di D&I e il purpose del brand di riferimento. Lo dimostrano le campagne ampiamente criticate di Unilever e Bud Light, ed è anche ciò che è emerso durante il CMO Network Summit del Wall Street Journal.
Così, mentre alcuni cercano di rimanere discreti, senza esporsi troppo, altri cercano nuovi linguaggi e strategie di comunicazione per il loro impegno sociale. L’azienda di alimenti per animali Freshpet, ad esempio, evita del tutto l’uso di “ESG” o “purpose” e si tiene alla larga da questioni su cui non può influire direttamente.
Tra i temi discussi al summit, anche il come sopravvivere al notoriamente breve mandato dei CMO. Uno dei principali punti emersi al riguardo consiste nel costruire una relazione duratura non solo con il CEO ma con l’intero board. I CMO possono aiutare le aziende a orientarsi in un ambiente molto polarizzato sfidando sé stesse ad ampliare i propri orizzonti. I dirigenti di successo sia nella C-suite che nel CdA sono quelli che hanno la prospettiva più ampia in questo momento, punto chiave emerso dal summit.