Cambio di management in Nestlè, un caso di comunicazione aziendale riuscito bene

Di il 04 Settembre, 2025
Dopo diverse indagini interne, l'azienda alimentare tra le più note al mondo ha diffuso un comunicato stampa in cui ha spiegato chiaramente le ragioni del licenziamento. Nessuna comunicazione sui social per evitare polemiche polarizzanti sull'ennesimo caso di relazioni sul posto di lavoro
Foto: Laurent Freixe. Flickr

Sono servite due indagini, alcune segnalazioni alla hotline e una lettera indirizzata al presidente prima che Nestlé decidesse di licenziare l’amministratore delegato, Laurent Freixe, che aveva intrapreso una relazione segreta con una collega del marketing.

Nestlè lo ha mandato via perché Freixe, non rivelando la verità, ha violato il suo codice di condotta. Adesso la società non si trova a passare un bel periodo, considerando anche che aveva improvvisamente licenziato il suo precedente amministratore delegato per scarsi risultati. Oggi il ruolo è ricoperto da Philipp Navratil.

63 anni, in Nestlé dal 1986, Freixe, secondo quanto si legge sul Wall Street Journal, da quando è stato nominato, un anno fa, aveva spinto molto sul caffè solubile Nescafé, le barrette di cioccolato KitKat e il cibo per gatti Fancy Feast. 

Inevitabile il parallelismo con il “caso Astronomer“, dove lavoro e privacy si sono intrecciati generando una forte crisi reputazione dalla quale l’azienda, con una magistrale gestione della comunicazione, ne è uscita, a detta di molti, rafforzata.

Tornado a Nestlé, come ha gestito la comunicazione una delle aziende alimentari più conosciute al mondo?

Headquarters di Nestlé in Svizzera. Foto: Flickr

La comunicazione interna di Nestlè

La notizia si è diffusa, prima di tutto, sul canale interno dell’organizzazione “Speak Up”, che consente ai dipendenti di segnalare in modo anonimo comportamenti non conformi.

Alla segnalazione è seguita una prima verifica interna, al termine della quale il consiglio di amministrazione ha avviato un’indagine legale esterna con il supporto di consulenti indipendenti. Una prima mossa che, senza dubbio, è andata alla ricerca di trasparenza e valore.

Un’immagine della pagina LinkedIn di Nestlè

La comunicazione esterna

Una volta concluso l’iter interno, Nestlé ha diffuso un comunicato stampa in cui il presidente Paul Bulcke ha spiegato chiaramente le ragioni del licenziamento. Nel comunicare la notizia, l’azienda ha usato espressioni come “decisione necessaria” e ha ringraziato Freixe per gli anni di servizio, mantenendo, comunque, equilibrio e bilanciamento.

È stato reso noto che Freixe non riceverà alcuna indennità di fine rapporto, mentre il nuovo a.d. ha dichiarato che non ci saranno cambi di rotta nella strategia aziendale, rassicurando investitori e stakeholder.

Questa gestione è stata un esempio di “crisis communication” ben orchestrata: Nestlé ha agito con prontezza, ha mostrato coerenza con i propri valori e ha protetto la propria immagine pubblica.

La gestione sui social è stata altrettanto strategica e calibrata: nessuna comunicazione. Sui canali social dell’azienda alimentare sono presenti soltanto post pubblicitari relativi a specifici prodotti. Nestlé ha, quindi, evitato post diretti sul caso, preferendo non alimentare speculazioni.

Una scelta condivisa anche da altre aziende che consentono di rendere più marginale la notizia ed evitare reazioni emotive o polarizzazioni.

Sui social la comunicazione di Nestlè si concentra essenzialmente non solo sui prodotti ma anche su iniziative ESG e progetti di sostenibilità nonché sulle storie personali dei singoli dipendenti esaltando la motivazione per cui lavorano per l’azienda e la condivisione di valori.

Nestlé ha scelto una strategia di “low profile” ma ad alta coerenza, evitando il clamore e puntando su messaggi in linea con i valori aziendali condivisi.

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Chiara Buratti muove i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nel 2011 al "Tirreno" di Viareggio. Nel 2012 si laurea in Comunicazione Pubblica e nel 2014 consegue il Master in Giornalismo. Dopo varie esperienze, anche all'estero (El Periódico, redazione Internazionali - Barcellona), dal 2016 è giornalista professionista. Lavora nel web/nuovi media e sulla carta stampata (Corriere della Sera - 7, StartupItalia). Ha lavorato in TV con emittenti nazionali anche come videoeditor e videomaker (Mediaset - Rete4 e Canale 5, Ricicla.tv).