
Foto copertina: Gulcin Bekar, Global Sumud Flotilla.
Due sondaggi realizzati dalla società Winpoll e dall’Istituto Ixè, ripresi poi da alcune testate giornalistiche, hanno aiutato a far conoscere meglio l’opinione pubblica rispetto alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. Secondo la prima ricerca, il sostegno convinto degli italiani era del 47%, mentre, per la seconda, veleggiava oltre il 70,6%.
Due percentuali diverse, ma che, proprio nella loro differenza, raccontano di una Italia divisa tra favorevoli e contrari all’iniziativa.
Eppure, se per un secondo si abbandonano le risposte ponderate del campione di intervistati – mille cittadini maggiorenni, rappresentativi dei parametri di sesso, età e macro area di residenza – e si esaminano le migliaia di commenti, interazioni, reazioni manifestate liberamente sui social media e online nell’ultimo mese dagli italiani, commentando un post o un articolo, il quadro muta in moto sostanziale.
Interesse online
L’analisi sui social media e su internet evidenzia diverse zone d’ombra che rendono questo sostegno meno convinto e molto più fragile.
Di certo, il sentiment digitale da solo non è una rappresentazione campionaria dell’opinione degli italiani.
Tuttavia, la mole di dati è così ampia che diventa un’operazione credibile stabilire delle correlazioni tra migliaia di like e l’atteggiamento nei confronti di eventi o persone.
Negli ultimi trenta giorni fino a oggi, lunedì 29 settembre, a livello globale, i post pubblici pubblicati su Facebook e Instagram che citano la Global Sumud Flotilla hanno incassato oltre 14 milioni di reazioni e generato una lunga serie di hashtag – le etichette digitali che servono a catalogare un contenuto.
Il dato è solo all’apparenza rimane quantitativo, ma in realtà dice molto della polarizzazione online su questo tema.
Infatti, tra i primi cinque hashtag più utilizzati quando si è discusso della missione della Flotilla, ci sono #Gaza, #Freepalestine e #Stopgenocide.
Dunque, l’attenzione degli italiani è stata rivolta in primo luogo alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e dall’esigenza di seguire, giorno dopo giorno, l’evoluzione della navigazione.
C’è un altro rilevante e utile per descrivere la crescita dell’interesse: l’incremento dei follower degli account ufficiali di Global Sumud Flotilla, in particolare dell’account Instagram.
Sempre da fine agosto a quest’oggi, lunedì 29 settembre, il profilo Instagram dell’iniziativa è cresciuto di oltre 1,3 milioni di nuovi follower e ha registrato un tasso di engagement dell’11%.
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Confini sfumati
Eppure, nonostante l’attenzione e l’interesse digitali rispetto alle attività e alla navigazione verso Gaza delle imbarcazioni della Flotilla, l’opinione online degli italiani è più contrastata rispetto al dato dei sondaggi.
Il sentiment – ossia il dato che registra le reazioni comportamentali individuali – raccolto dalle parole Global Sumud Flotilla – fa segnare una percentuale positiva del 36%, ma al tempo stesso c’è una quota del 33% di utenti che hanno espresso un sentiment negativo sul tema, mentre il 31% si è mantenuto su reazioni neutre.