
Fox Advertising ha annunciato di aver investito in The Lighthouse, casa di produzione attiva nel mondo dei content creator e proprietaria di un campus per influencer.
I dettagli finanziari non sono ancora stati resi noti, ma la manovra, ufficializzata lunedì 16 giugno, rappresenta l’ennesimo accordo nel settore dei media avvenuto quest’anno.
L’azienda fa parte del Whalar Group, società in forte crescita, proprietaria di diverse attività nel campo dei new media.
Nonostante le vicissitudini interni alla famiglia, il gruppo fondato da Rupert Murdoch conferma il buon momento che sta vivendo.
E soprattutto continua a farsi trovare reattivo per quanto riguarda i canali digitali, settore in cui si sta espandendo rapidamente.

Donald Trump, 45esimo e 47esimo presidente degli Stati Uniti sull’Air Force One. Foto: Flickr.
Senza sosta
Dopo il successo di ascolti derivato dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, la Fox non sembra voler più fermarsi.
L’amministratore del gruppo del gruppo Lachlan Murdoch – figlio prediletto del magnate australiano naturalizzato statunitense – a fine 2024 si era detto interessato all’acquisizione di diverse case di produzione di podcast come Daily Wire e iHeartradio.
A febbraio la Fox ha poi annunciato di aver acquisito Red Seat Ventures, società di media digitali, che si occupa dello sviluppo di programmi condotti da personalità del mondo conservatore americano, ai quali curano soprattutto le strategie di marketing e pubblicitaria.
Tra i podcast che collaborano con Red Seat, molti sono condotti da volti già noti all’emittente televisiva fondata da Murdoch, come Megyn Kelly e Tucker Carlson.
Ora la Fox è a caccia di influencer e content creator per ideare e creare nuovi franchise da includere nel suo catalogo.

La redazione negli studi Fox di Manhattan del programma America’s Newsroom in onda su Fox News. Foto: Wikimedia Commons.
Momento d’oro
A inizio anno, già Substack aveva concluso importanti investimenti nella creator economy, dando un altro segnale positivo sullo stato di salute del settore.
Con le elezioni statunitensi dello scorso novembre è stato confermato una volta in più, come la figura del news influencer abbia cambiato il settore dei media e abbia avuto un peso rilevante sulla comunicazione politica dell’attuale presidente Donald Trump.
Trump che, oltre a podcaster e influencer, ha potuto contare di nuovo proprio sull’appoggio dei giornalisti di Fox News.
Mentre i competitor faticano, la società guidata da Lachlan Murdoch ha capito che per sopravvivere a questa rivoluzione servono investimenti importanti per avvicinare e coinvolgere i nuovi media, tanto amati dalla Casa Bianca.
Con l’investimento in The Lighthouse, la Fox guarda oltre le acquisizioni di video-podcast, con l’intenzione di uscire dalla definizione di gruppo editoriale tradizionale e arrivare a un numero maggiore di influencer e content creator – oltre ai cosiddetti journo-influencer, come il corrispondente estero Trey Yingst, su cui la redazione di Fox News può già contare al suo interno.
In un tempo in cui i media sono caratterizzati da una frammentazione senza precedenti, la diversificazione diventa componente cruciale di qualsiasi strategia editoriale di successo.
I Murdoch sembrano averlo capito, ma solo il tempo potrà giudicare questo investimento.