Con la nuova app per Sora 2 OpenAI prova a sfidare TikTok

Di il 01 Ottobre, 2025
L'azienda guidata da Sam Altman lancia un'applicazione dedicata allo strumento per creare brevi video con l'IA. Ci si potrà mettere la faccia, ma si parla già di rischi per i minori e problemi di copyright
Foto copertina: Pexels.

OpenAI sta lanciando una app per Sora 2, il modello di intelligenza artificiale dedicato alla generazione di video.

Secondo Wired, la app è stata concepita sul funzionamento di TikTok, ancora il riferimento nel panorama dei filmati brevi.

L’unicità dell’app pensata dal team di Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, è basata sul fatto che tutti i video dovranno essere creati con l’IA e soprattutto che Sora sarà un ecosistema chiuso in sé stesso, cioè le clip non potranno essere importate dal rullino.

Ma in questo scenario, mancherebbe qualcosa rispetto a TikTok: le persone.

Perciò, per competere con il social media cinese, OpenAI ha avuto un’idea.

Sam Altman, ad di OpenAI, all’evento TechCrunch Disrupt di San Francisco, nel 2019. Foto: Wikimedia Commons.

Patti chiari, amicizia digital

Nella app per Sora 2 è prevista una funzione di verifica dell’identità, con cui si potrà prendere parte ai video “prestando” il proprio volto, previo consenso.

Sarà infatti possibile ricevere una notifica ogni qual volta ci si mette la faccia, cioè un secondo utente usa il volto di un altro per un contenuto, anche quando questo resta in bozze.

I video potranno durare massimo dieci secondi, assecondando l’inesorabile calo dell’attenzione sull’audiovisivo.

La funzione di verifica dell’identità, tuttavia, non risolve in pieno un problema cruciale, cioè la garanzia dell’età di accesso a questi tool, con il timore che gli utenti non abbiano ancora maturato una consapevolezza concreta sui rischi e le conseguenze di prestare la propria immagine.

Forse anche per questo, il 24 luglio TikTok ha aggiornato la normativa contro i contenuti dannosi generati con l’IA, in sintonia con il numero crescente dei paesi – tra cui l’Italia, tra gli ultimi arrivati in questo senso – che si stanno dotando di strumenti di regolamentazione più accurati.

Intanto, e mentre anche i brand tremano, ChatGpt ha presentato la prima campagna pubblicitaria, diretta dal regista canadese Miles Jay, ma con persone in carne e ossa, per comunicare il volto umano e amichevole della tecnologia.

E provare a far passare il messaggio che, tranquilli, l’IA non morde.

IA che morde

Per ora, non è arrivata nessuna reazione alla possibile minaccia di Sora 2 da parte di TikTok, impegnata nella separazione delle proprie attività negli Stati Uniti, a seguito dell’accordo raggiunto tra Washington e Pechino.

Altman si sente in competizione con l’app cinese soprattutto sul piano delle possibilità interattive di Sora 2, ma in corsa ci sono anche Meta e Google, con i loro strumenti Vibes e Veo 3, soprattutto per la qualità e la credibilità dei video generati con l’IA.

Veritieri al punto che i filmati generati con l’intelligenza artificiale stanno creando diversi problemi inerenti al diritto d’autore.

Secondo Wired, infatti, ci sono già stati dei blocchi della app a causa del filtro anti-copyright – un aspetto già osservato nel rapporto fra giornali e società di IA, con alcune cause in corso con la stessa OpenAI, e nuovi tentativi di accordo commerciale.

Tremano anche le aziende e l’industria del cinema, dopo l’arrivo del primo film con un’attrice generata con IA.

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Ludovica Taurisano
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Ludovica Taurisano è dottoranda di ricerca in Global History and Governance per la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, con un progetto di ricerca sull’editoria popolare e l’informazione politica negli anni Sessanta e Settanta. Con una formazione in teoria e comunicazione politica, si è occupata di processi di costruzione dell’opinione pubblica; ha collaborato con l’Osservatorio sulla Democrazia e l’Osservatorio sul Futuro dell’Editoria di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Oggi è Program Manager per The European House – Ambrosetti. Scrive di politica e arti performative per Birdmen Magazine, Maremosso, Triennale Milano, il Foglio, Altre Velocità e chiunque glielo chieda. Ogni tanto fa anche cose sul palco.