
Foto copertina: Flickr, World Economic Forum.
L’annuncio è arrivato il giorno dopo che l’intelligenza artificiale xAI del social di Elon Musk ha cancellato alcuni post pubblicati dal suo software IA Grok che giustificavano Adolf Hitler e l’Olocausto. Così, il 9 luglio, dopo due anni dalla sua nomina ad amministratrice delegata, si è concluso il percorso di Linda Yaccarino in X.
Nata a Long Island, vicino New York, nel 1963 da una famiglia di origini italiane, Yaccarino è cresciuta nel quartiere di Deer Park.
Dopo la laurea in scienze delle telecomunicazioni alla Pennsylvania State University nel 1985, mostra fin da subito una spiccata attitudine per la comunicazione e il marketing, che la porterà a entrare in Turner Entertainment, dove rimarrà per 15 anni, scalando i vertici fino a diventare vicepresidente esecutivo.
La sua carriera decolla ulteriormente nel 2011, quando approda in NbcUniversal, dove rimarrà fino al 2023 e viene nominata a capo del settore pubblicitario a livello globale e dell’area partnership del gruppo.
In questo ruolo, arriva a guidare un team di oltre duemila persone, gestendo miliardi di dollari in investimenti pubblicitari.
Il suo approccio strategico e orientato all’innovazione le permette di sperimentare nuove metriche per la misurazione dell’audience e, durante la sua esperienza in NbcUniversal, riesce a stringere accordi con giganti della tecnologia come Apple, Google e Snapchat.
Fra le varie iniziative durante i suoi anni nella compagnia televisiva di New York, contribuisce al lancio di Peacock Tv, la piattaforma di streaming on demand della società.

Un incontro, nel 2014, tra Linda Yaccarino, allora responsabile della pubblicità e delle partnership di NbcUniversal, e David Bank, ex Managing Director, Equity Research, RBC Capital Markets. Foto: Wikipedia, James Tamim.
Tempo di Musk
A maggio del 2018, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, allora al primo mandato, la nomina membro del President’s council on sports, fitness and nutrition, un organo consultivo della Casa Bianca dedicato alla promozione dello sport e di stili di vita salutari.
Due anni e mezzo dopo, a gennaio del 2021, diventa presidente del consiglio di amministrazione dell’Advertising Council, un’associazione no-profit con sede a New York che coordina campagne di comunicazione a sfondo sociale.
Resterà in carica fino all’inizio del 2023, collaborando con l’amministrazione di Joe Biden a iniziative di salute pubblica, come quella sulla vaccinazione contro il Covid-19.
La chiamata di Elon Musk arriva proprio nel 2023.
A maggio di quell’anno, il proprietario di X annuncia la sua nomina ad amministratrice delegata di X, la nuova incarnazione di Twitter, succedendo a se stesso.
Yaccarino assume ufficialmente l’incarico il 5 giugno. L’obiettivo è rilanciare il business pubblicitario e trasformare la piattaforma in una “everything app”.

Elon Musk, proprietario di X, durante un convegno alla Conservative Political Action Conference in Maryland, negli Stati Uniti. Foto: Wikimedia Commons.
Fin che dura
La scelta viene accolta con entusiasmo dagli inserzionisti, i quali vedono in lei una figura rassicurante e competente.
Durante il suo mandato, Yaccarino si impegna a ricostruire la fiducia nel brand, promuovendo trasparenza e sicurezza e lanciando nuove funzionalità come le community notes, X Money e contenuti video per smart tv.
Nonostante le successive diatribe legali fra Musk e diversi pubblicitari, l’ad dichiara a maggio di quest’anno di essere riuscita a far tornare il 96% degli inserzionisti principali sulla piattaforma.
Un risultato notevole maturato in un contesto turbolento perché, nonostante i successi iniziali, la convivenza con Musk e le sue posizioni si rivela complicata.
Diverse fonti affermano che il fondatore di Tesla e SpaceX continua a mantenere un controllo diretto e spesso impulsivo sulla piattaforma, intervenendo pubblicamente con dichiarazioni controverse che mettono a rischio la stabilità del business pubblicitario.
La situazione precipita all’inizio di quest’anno, con l’integrazione del chatbot Grok, sviluppato da xAI, che – a seguito di ulteriori aggiornamenti voluti da Musk stesso – diventa ancora più politicamente scorretto e inizia a generare contenuti antisemiti e offensivi.
Questo episodio scatena una bufera mediatica e mina ulteriormente la credibilità della piattaforma.
Yaccarino, chiamata di volta in volta a riportare l’ordine dopo le scorribande del proprietario della piattaforma, è in una posizione sempre più difficile.
After two incredible years, I’ve decided to step down as CEO of 𝕏.
When @elonmusk and I first spoke of his vision for X, I knew it would be the opportunity of a lifetime to carry out the extraordinary mission of this company. I’m immensely grateful to him for entrusting me…
— Linda Yaccarino (@lindayaX) July 9, 2025
Fine di un’era
Lo scorso 9 luglio, l’ad annuncia le sue dimissioni con un post su X, ringraziando Musk per averle dato “l’opportunità di una vita”.
Nonostante siano passati diversi giorni, non ha ancora fornito motivazioni ufficiali, ma il contesto nel quale si è trovata sembra parlare da sé: tensioni strategiche, crisi reputazionale, perdita di autonomia e l’acquisto di X da parte di xAI che ha ridotto il suo ruolo operativo.
La sua uscita è arrivata in un momento delicato, segnato da instabilità interna e pressioni esterne, soprattutto da parte delle autorità regolatorie europee.
Secondo il Wall Street Journal, infatti, la rottura tra Yaccarino e Musk sarebbe frutto di un processo lungo mesi.
L’ex ad di X ha stabilizzato l’attività pubblicitaria dell’azienda di social media, ma ha dovuto fare i conti con un capo imprevedibile e con la pressione di doversi sempre muovere in maniera molto rapida.
Yaccarino “non è riuscita a trovare il ritmo con Musk”, che, ancora oggi, “comanda su tutto”, ha riferito al Financial Times un dirigente pubblicitario che conosce entrambi, sostenendo che il suo mandato era diventato particolarmente insostenibile negli ultimi tre mesi.
“Ha cercato di cavalcare la tigre, ma è stata disarcionata”, ha riassunto un’altra fonte informata al quotidiano londinese.
Il rapporto tra Musk e Yaccarino ha subito un’ulteriore scossa all’inizio del 2024, dopo che l’ad ha ricoperto un ruolo rilevante per stipulare un accordo per la distribuzione esclusiva dei contenuti del programma dell’ex conduttore della Cnn, Don Lemon.
Dopo aver stretto la collaborazione, il giornalista ha intervistato proprio Musk, chiedendogli se facesse uso di droghe e facendo infuriare il miliardario, che ha deciso di annullare la partnership con il The Don Lemon Show.
Di conseguenza, Lemon ha fatto causa a X e al suo proprietario per inadempimento contrattuale.
Futuro incerto
Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, tra i candidati che potrebbero subentrare a Yaccarino potrebbero esserci alcuni membri del team dirigenziale che lei stessa guidava, come John Nitti, responsabile globale delle operazioni di fatturato e dell’innovazione pubblicitaria di X, e Angela Zepeda, che ricopre l’omonima posizione ma nell’area marketing di X.
Una terza opzione potrebbe essere Monique Pintarelli, responsabile per le operazione di X nel continente americano.
Anche il futuro di Yaccarino rimane incerto.
Fra le possibili destinazioni riportate dai giornali, ci sarebbe quella di un magazine online specializzato in comunicazione, dove metterebbe a frutto la sua esperienza lunga decenni.
Altri ipotizzano un ritorno nel mondo dei media tradizionali, magari con un ruolo di rilievo in grandi corporate board internazionali, o anche incarichi di consulenza per governi e istituzioni sovranazionali.
Con un patrimonio stimato di 40 milioni di dollari e una reputazione consolidata in decenni di carriera ai più alti livelli, Yaccarino resta una delle figure più influenti nel panorama della comunicazione a livello globale.

Linda Yaccarino, già ad di X, nel 2024 a New York. Foto: Wikimedia Commons.
I conti di X
Privata della guida di Yaccarino, i vertici di X devono guardarsi da una concorrenza sempre più spietata.
Secondo un’analisi condotta da Similarweb, infatti, Threads sta recuperando in maniera sostanziale il divario di utenti con X su dispositivi mobili iOS e Android.
A giugno del 2025, l’app mobile del social media di Meta ha fatto registrare 115,1 milioni di account attivi giornalieri complessivi, con una crescita tendenziale del 127,8%.
X, invece, si è attestata a 132 milioni, in calo del 15,2% sullo stesso mese dello scorso anno.
Se questi numeri dovessero assottigliarsi ancora, Threads potrebbe avere la forza di convincere un numero sempre maggiore di inserzionisti a trasferirsi anche sulla propria piattaforma, drenando pubblicità a X.
Il social del gruppo di Mark Zuckerberg ci punta, anche perché proprio la pubblicità rappresenta al momento per Meta la principale fonte di monetizzazione dell’app.
Sul web – e dunque da computer – i dati analizzati da Similarweb fotografano invece un’altra partita.
Le visite web giornaliere di X a livello globale sono di gran lunga superiori a quelle di Threads.
A giugno del 2025, la piattaforma di Musk ha registrato una media di 145,8 milioni di ingressi web giornalieri in tutto il mondo, rispetto ai soli 6,9 milioni di Threads.
Una partita ancora tutta da giocare. Questa volta senza Yaccarino.