Social Buzz Week, le notizie della settimana che forse non hai letto (15-21/09)

Di il 21 Settembre, 2025
Rolling Stone Covers by Jim Parkinson_In FontCast’s search for typographic designers with interesting stories to tell we knew we didn't have to go far to find Jim Parkinson — he's just across the water from FontShop San Francisco in Oakland.
Mentre espande le funzioni video IA e il suo chatbot supera ChatGpt su App Store, Google è citata da Rolling Stone per violazione del copyright. OpenAI lancia il primo film animato e YouTube rafforza le difese contro i deepfake
Foto copertina: Wikimedia Commons.

Notizie veloci e senza giri di parole per fare il punto sulle novità annunciate in settimana dalle società di social media (e non solo).

SOCIAL NEWS

YouTube annuncia nuove tutele contro i deepfake per i creator

YouTube ha comunicato che nei prossimi mesi renderà disponibile a tutti i creator del Partner Program – il programma che permette di monetizzare i propri contenuti – uno strumento per rilevare video generati con intelligenza artificiale che imitano volto o voce. I creator potranno caricare un’immagine e una registrazione della propria voce, così da aiutare il sistema a identificare contenuti falsi e richiederne la rimozione segnalandoli tramite la procedura per la privacy della piattaforma. La società ha inoltre espresso il proprio sostegno alla proposta di legge statunitense No Fakes, che punta a garantire tutele legali contro l’uso non autorizzato dell’identità digitale.

Sam Altman OpenAI ChatGPT 2019 San Francisco free Wikimedia Commons.

Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, all’evento TechCrunch Disrupt nel 2019. Foto: Flickr.

WEB NEWS

OpenAI annuncia Critterz, il suo primo film interamente creato con l’IA

La società dietro ChatGpt collaborerà con le case di produzione Native Foreign, con sede a Los Angeles, e Vertigo Films, con base a Londra, per realizzare Critterz, un film d’animazione sviluppato interamente con strumenti di intelligenza artificiale. Gpt‑5 sarà utilizzato per la scrittura del copione, mentre DALL‑E, il generatore di immagini di OpenAI, curerà la parte visiva. I tempi di produzione stimati sono di appena nove mesi e l’investimento previsto è di circa 30 milioni di dollari, una cifra nettamente inferiore agli standard di Hollywood. Intanto anche colossi come Disney, Netflix e Warner Bros stanno integrando soluzioni IA nei propri processi produttivi.

Google sorpassa OpenAI su iPhone

L’app Gemini è diventata la più scaricata su App Store, superando ChatGpt sia negli Stati Uniti che in Italia. A trainare i download è il nuovo editor IA gratuito lanciato a fine agosto, soprannominato Nano Banana, capace di generare immagini realistiche e coerenti con pochi click. Nei primi giorni, la funzione ha portato oltre dieci milioni di nuovi utenti sull’app. Gemini offre fino a cento modifiche al giorno gratis, mentre per chi ha un abbonamento il numero sale fino a mille.

Su Google Photos e Shorts arrivano i video IA generati da immagini

Dopo l’arrivo di Veo 3 su Gemini, Google espande le sue funzioni AI su Photos e Shorts, portando la generazione automatica di video anche su queste due app. Qui viene usato il modello Veo 2, meno avanzato e con più limitazioni. Al momento non è possibile scrivere prompt personalizzati, ma solo selezionare tra opzioni predefinite. Su Photos le clip durano al massimo sei secondi, mentre su Shorts si può impostare la lunghezza dei propri video. Le funzioni stanno arrivando in questi giorni negli Stati Uniti, e saranno seguite il mese prossimo dal nuovo tab Create nell’app Photos, con strumenti come Remix, collage e animazioni.

L’editor di Rolling Stone ha fatto causa a Google per gli AI Overviews

Penske Media, editore di Rolling Stone e Variety, ha citato in giudizio Google per uso improprio dei suoi contenuti nei riassunti generati con intelligenza artificiale che compaiono in cima ai risultati di ricerca. Secondo la causa, gli AI Overviews riducono il traffico verso i siti del gruppo, con un calo del 30% dei ricavi da link affiliati. Mountain View respinge le accuse, sostenendo che gli utenti che cliccano sui link all’interno dei riassunti generano traffico di maggiore qualità, trascorrendo più tempo sui siti di destinazione. Il gruppo editoriale chiede però il blocco permanente della funzione e un risarcimento economico.

Leggi anche: Social Buzz Week, le notizie della settimana che forse non hai letto (08-14/09).

Devi essere loggato per lasciare un commento.