Riscrivere il cancro, perché resti solo una parte della storia

Di il 24 Ottobre, 2025
Con la campagna internazionale Part of the Story, Pfizer trasforma il modo di raccontare il cancro attraverso le illustrazioni di Elena Triolo e Roberta Guzzardi, che danno nuova voce a Dante Alighieri e alla Fata Turchina

Un nuovo modo di raccontare la malattia

Cosa succederebbe se Dante Alighieri, nel pieno del suo viaggio ultraterreno, scoprisse di avere il cancro? O se la Fata Turchina, guida magica di Pinocchio, dovesse affrontare la stessa diagnosi?
Domande provocatorie, poetiche e profondamente umane, al centro della nuova campagna internazionale di Pfizer “Part of the Story”, che vuole cambiare il modo in cui parliamo del cancro.

L’obiettivo è dare spazio a un racconto più autentico, dove la malattia non definisce la persona, ma diventa solo una parte della storia. Attraverso due icone della cultura italiana reinterpretate in chiave contemporanea, la campagna ci invita a guardare chi vive il cancro non come “malato”, ma come individuo pieno di desideri, legami e sogni.

Dante e la Fata Turchina: due simboli universali della resilienza

A dare vita a questo immaginario sono le illustrazioni di Elena Triolo e Roberta Guzzardi, che hanno reinterpretato Dante e la Fata Turchina privati dei loro simboli (Beatrice e la bacchetta magica) per raccontare la forza interiore che nasce nei momenti di fragilità.

Entrambi i miei genitori hanno affrontato il cancro – racconta Roberta Guzzardi, psicologa, psicoterapeuta e illustratrice – e in quel percorso ho vissuto la delicatezza e il peso psicologico che una diagnosi porta con sé, non solo per chi ne è colpito, ma anche per chi gli sta accanto. Come psicoterapeuta credo sia fondamentale aiutare le persone a non lasciare che la malattia occupi ogni spazio della loro esistenza, ma a mantenere un luogo interiore libero e vitale. Ho scelto di rappresentare Dante alle soglie del suo viaggio ultraterreno per mostrare come anche un momento totalizzante possa trasformarsi in occasione di cambiamento, di riscoperta dei valori e dei legami più autentici.

Quando mi è stato proposto di partecipare al progetto avevo da poco perso mio padre a causa di un tumore – aggiunge Elena Triolo, fumettista e illustratrice –. Disegnare un capitolo “inedito” della storia di Pinocchio mi ha permesso di dare voce a emozioni che avrei voluto qualcuno condividesse con me in quel periodo.

Due testimonianze che trasformano la creatività in empatia, restituendo al pubblico immagini cariche di sensibilità e significato.

Il potere della narrazione per cambiare lo sguardo sul cancro

Part of the Story nasce da una necessità concreta: restituire complessità e umanità al racconto del cancro.
In un’epoca in cui le diagnosi sono in aumento, +79% a livello globale tra gli under 50 nel 2019 rispetto al 1990 e oltre 3,7 milioni di persone che convivono oggi con la malattia in Italia, diventa essenziale trovare parole e immagini che sappiano andare oltre la paura.

La campagna ricorda che tra la “malattia terminale” e la “guarigione miracolosa” esiste una quotidianità fatta di gesti, relazioni e conquiste, spesso invisibili ma potentissime.
Raccontare la malattia attraverso l’arte significa renderla parte del vissuto collettivo, toglierle isolamento e restituirle significato.

Pfizer: innovazione scientifica e impegno umano

Dietro questo progetto c’è la visione di Pfizer, che da anni investe nella ricerca oncologica con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Sappiamo quanto sia urgente portare innovazioni in grado di cambiare la vita dei pazienti – dichiara Marco Provera, Oncology Lead Pfizer Italia – e acceleriamo ricerca e sviluppo per offrire nuove opzioni terapeutiche. Con Part of the Story vogliamo ricordare che il cancro può far parte della vita, ma non deve mai diventarne l’intera storia. È importante raccontare anche esperienze, relazioni e aspirazioni che vanno oltre la diagnosi: perché dietro la malattia c’è sempre una persona, con la sua vita e i suoi sogni.

Un messaggio che unisce scienza e comunicazione, ricordando che l’innovazione non si misura solo nei laboratori, ma anche nella capacità di dare nuove parole e nuovi sguardi a temi che toccano milioni di vite.

Una campagna che parla il linguaggio dell’arte

In Inghilterra, Pfizer ha scelto Sherlock Holmes. In Italia, Dante e la Fata Turchina.
Ogni Paese interpreta Part of the Story con riferimenti culturali propri, per rendere universale un messaggio di speranza e umanità.

Le illustrazioni di Triolo e Guzzardi si trovano sul profilo Instagram di Pfizer Italia (@pfizer.italia), con una “striscia” sotto forma di carousel a settimana fino a fine novembre, in occasione dei mesi dedicati alla sensibilizzazione sui tumori femminili e maschili.

Un percorso visivo che invita a fermarsi, riflettere e riscoprire la bellezza della fragilità, ricordando che ogni storia, anche quella segnata dalla malattia, contiene capitoli di forza, amore e rinascita.

 

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