Per i suoi 50 anni Microsoft lancia una rivista cartacea. Si chiama Signal

Di il 10 Giugno, 2025
Nel primo numero, un articolo a firma di Bill Gates e uno dell'ad Satya Nadella sulla necessità di ripensare l’innovazione. L'obiettivo è un prodotto editoriale che "duri più di un video di TikTok"

Microsoft ha festeggiato il suo 50° anniversario con il lancio di una rivista. La vera novità? Che esce soltanto cartacea. Si chiama Signal e la notizia ha fatto il giro del mondo, considerando che a produrla è un colosso mondiale della tecnologia.

“È la nostra risposta a una domanda tempestiva: come possiamo guadagnare fiducia e mantenere l’attenzione in un mondo di rumore?” si chiede su LinkedIn Frank Shaw, a capo della comunicazione di Microsoft.

La risposta di Microsoft nell’era dello scrolling è, quindi, una pubblicazione di carta da leggersi in tranquillità. Il primo numero, di 120 pagine, tratta il tema dell’IA anche come mezzo di produzione, con la speranza che raggiunga, prima di tutto, i leader aziendali del mondo in pochi mesi.

“Le persone sono sovraccariche di informazioni e molte di esse sono piuttosto effimere”, afferma Steve Clayton, direttore esecutivo di Signal, in un’intervista per Notepad.

Signal “è in parte una reazione a come possiamo creare qualcosa che sia più ponderato, che abbia un po’ più di permanenza e che duri un po’ più a lungo di un video su TikTok di cinque secondi?”

Foto: Microsoft.

Segnali dal futuro

Secondo quanto si legge su The Verge, Signal è una rivista di alta qualità che si può trovare in edicola, completa di approfondimenti sulle tecnologie Microsoft, interviste con i dirigenti, quiz e curiosità.

Lanciata dal team di comunicazione di Microsoft, nel primo numero ci si imbatte in con un articolo a firma di Bill Gates sui 50 anni dell’azienda che ha fondato nel 1975 e in uno dell’amministratore delegato Satya Nadella sulla necessità di avere un nuovo modo di pensare l’innovazione e il business basato sulle logiche e i meccanismi tipici delle piattaforme.

Ci sono poi interviste con esperti dell’azienda ed esterni, articoli sull’IA e altre tecnologie.

Le storie più approfondite su Signal sembreranno molto familiari a chi legge Source della stessa azienda, dove si parla di come la tecnologia del colosso del tech venga utilizzata in tutto il mondo.

Al momento, Microsoft ha stampato 1.500 copie di Signal che sta distribuendo in occasione dei propri eventi incentrati sul business.

“Se avremo una domanda maggiore, allora aumenteremo il numero di stampe”, afferma Clayton.

Il programma di pubblicazione è ancora in continua evoluzione.

“Stiamo iniziando a pensare a quali saranno le prossime edizioni e, in base ai feedback che otterremo da questa, determineremo la prossima tiratura”, aggiunge..

Fonte di ispirazione per Signal è stata la rivista Costco, che spedisce più di 15 milioni di copie a numero, ma Microsoft non si aspetta ancora di scalare Signal a quei livelli.

“Non credo che andremo a competere con Costco“, sostiene Clayton.

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Bill Gates, fondatore di Microsoft, nel 2017. Foto: Wikimedia Commons.

Copilot scrive quiz

Come ci si potrebbe aspettare, Signal è molto focalizzato su come la tecnologia Microsoft viene utilizzata dalle aziende e sull’intelligenza artificiale.

E proprio nella creazione del primo numero della rivista, Microsoft ha chiesto una mano all’IA Copilot.

“Sul retro c’è un breve quiz generato dalla nostra intelligenza artificiale”, dice Clayton.

“Sicuramente l’IA ci può aiutare nella ricerca e produzione, ma non è qualcosa che mettiamo in primo piano”.

Per produrre Signal, Microsoft ha collaborato con la Slow Journalism Company.

“Ci sono stati di grande aiuto anche nella scrittura di alcuni pezzi, e continueremo a lavorare con loro”, dice il direttore esecutivo della rivista.

Insomma, questo ritorno al passato potrà davvero rappresentare il futuro?

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Chiara Buratti muove i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nel 2011 al "Tirreno" di Viareggio. Nel 2012 si laurea in Comunicazione Pubblica e nel 2014 consegue il Master in Giornalismo. Dopo varie esperienze, anche all'estero (El Periódico, redazione Internazionali - Barcellona), dal 2016 è giornalista professionista. Lavora nel web/nuovi media e sulla carta stampata (Corriere della Sera - 7, StartupItalia). Ha lavorato in TV con emittenti nazionali anche come videoeditor e videomaker (Mediaset - Rete4 e Canale 5, Ricicla.tv).