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Così nasce una nuova manosfera – ossia le comunità online che promuovono ideologie maschiliste, spesso contrarie all’emancipazione delle donne e alle istanze femministe – che non è più dominio esclusivo di troll e misogini in forma anonima, ma un vero e proprio ecosistema comunicativo dove imprenditori, coach e guru della produttività si rivolgono a giovani uomini in cerca di affermazione. E fanno business.
Il messaggio è chiaro: il successo si costruisce attraverso la padronanza del linguaggio del corpo, della voce, dell’estetica e della narrazione.

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Manosfera, ieri e oggi
Occorre, però, fare un passo indietro. La manosfera è un termine che descrive un insieme di blog, forum, canali social e comunità online incentrati sull’identità maschile, spesso con toni controversi.
In origine era associata a gruppi misogini e movimenti come gli incel – i cosiddetti celibi involontari –, nel tempo si è evoluta e frammentata in sottoculture più varie, alcune orientate alla crescita personale, altre alla critica sociale, altre ancora alla performance professionale.
In questo universo parallelo in cui una nuova manosfera sta prendendo forma, la comunicazione non verbale è centrale.
Influencer famosi come Grant Mitt, imprenditore, investitore e amministratore delegato di MittGroup, un’azienda nel campo delle energie rinnovabili, in questo spazio mescola la paranoia relazionale – “Come catturare una cacciatrice di dote” – a consigli aziendali – “Non bere mai agli eventi di networking” –, in un mix che trasforma il comportamento in strategia.
L’ultima ossessione? L’allenamento vocale, riporta il Financial Times. Il timbro, l’intonazione, la cadenza: tutto deve comunicare autorità. Il modello preso a esempio è un ex agente dell’Fbi.

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Comunicazione identitaria
Come anticipato, in questo universo il corpo è un medium.
Dai cerotti nasali antirussamento agli esercizi per l’osso ioide, ogni gesto è codificato, si legge sul Financial Times.
Il Looksmaxxing, evoluzione del movimento incel, diventa una nuova industria che fattura: app create con ChatGpt analizzano volti, mascelle scolpite con chewing gum “funzionali”, routine di fitness come rituali di reinvenzione.
La varietà di archetipi maschili è sorprendente, dai nerd sentimentali ai life coach, fino a ex detenuti che dispensano consigli su come gestire fondi.
Ma il tono è sempre lo stesso: serio, assertivo, privo di leggerezza. “Le risate non costruiscono le famiglie, la leadership sì”, sostiene Paul Serra, imprenditore del New Jersey che offre consulenze per dating.
Questa serietà assoluta è parte del posizionamento e il dolore, la rottura e la frustrazione diventano contenuti da convertire in business.
Secondo gli esponenti della nuova manosfera, avviare un’attività online serve a “mettere la mente in uno stato di fuoco”.
C’è poco da scherzare e molto da preoccuparsi: i termini utilizzati per fare business in questo caso assomigliano più a una battaglia in corso dove il risultato resta l’unica cosa che conta. E sbagliare non è concesso.
Così, la manosfera professionale è diventato un laboratorio di comunicazione identitaria. Ogni contenuto un atto di branding, ogni consiglio una micro-narrazione. Il successo non è solo da raggiungere, ma anche da rappresentare. E in questo ambito, la comunicazione è il campo di battaglia.