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L’ascesa dei podcast ha dato voce pubblica a gruppi industriali che erano più soliti comunicare soltanto al loro interno, senza rivolgersi a un pubblico, almeno in teoria, generalista.
È il caso dei venture capitalist statunitensi e soprattutto californiani, che, nel 2020, durante i mesi di lockdown dettati dalla pandemia di Covid-19, hanno iniziato a lanciare i propri podcast.
Il primo, tra i più famosi, è stato All-in, show iniziato proprio a marzo del 2020 e oggi definito da Bloomberg come una delle fonti principali per conoscere dall’interno il mondo del venture capital e – almeno in parte – le visioni politiche “tecno-utopiste” di destra promosse dai quattro conduttori.
Si tratta di Jason Calacanis e David Sacks, collaboratori di lungo corso di Elon Musk, Chamath Palihapitiya e David Friedberg.
Calacanis ha sostenuto in maniera convinta l’acquisto di Twitter da parte di Musk, mentre Sacks ha collaborato con lui in PayPal.
Il podcast è cresciuto nel corso degli anni, fino a suscitare l’interesse di Rupert e Lachlan Murdoch, che – secondo indiscrezioni emerse lo scorso dicembre – avrebbero valutato l’acquisizione del format.
Sempre nel 2020 è nata anche Clubhouse, un’app basata soltanto sull’audio, che ha spopolato fino all’anno successivo, per poi sparire dai radar.
Anche questo nuovo social media ha attratto i venture capitalist e, sottolinea Bloomberg, ha favorito l’ingresso nel settore dei new media alcuni nomi di primo piano.
Tra questi, Marc Andreessen, cofondatore di Andreessen Horowitz, che nel 2021 ha lanciato senza particolare successo la sua piattaforma editoriale, Future.
Nuova voce dei vc
I podcast dei venture capitalist sono diventati una valida fonte per scoprire gli aggiornamenti di settore, riporta Bloomberg.
Uno degli esempi più recenti è quello dell’ex partner di Kleiner Perkins, Bucky Moore, passato a Lightspeed Venture Partners, che ha annunciato e motivato la sua decisione in una serie di interventi agli show su YouTube dei colleghi.
Ha dato la notizia al programma 20VC, ha rilasciato interviste al podcast Sourcery e Tbpn.
Un altro esempio è il Dwarkesh Podcast, condotto dal 24enne Dwarkesh Patel, che oggi può contare su 966mila iscritti su YouTube. Sono stati suoi ospiti l’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg e l’ad di Microsoft, Satya Nadella.
Lo scopo di questi prodotti non è soltanto quello di dare voce ai partner e ai manager del venture capital statunitense, ma anche promuovere le proprie visioni a un pubblico sempre più ampio.
Secondo Kyle Harrison, partner di Contrary Ventures, l’ascesa dei loro podcast è iniziata “come un tentativo di comunicare dal basso” ed è diventata nel tempo “una macchina di propaganda decentralizzata con l’intento di conquistare la narrazione”.
Inoltre, nota Bloomberg, la natura ibrida di questi progetti – 20VC è sia il titolo del podcast, sia un fondo di venture capital fondato dal suo stesso conduttore, Harry Stebbings – permette di sfruttare il lato mediatico per attrarre capitali.
Lo stesso 20VC ha raccolto 400 milioni di dollari di fondi grazie alla popolarità dello show.
Un modello di business che rappresenta un vantaggio competitivo per i new media rispetto alle testate tradizionali, alle prese con una crisi cronica dei ricavi.