Il futuro incerto di TikTok e il totonomi sui possibili nuovi incarichi

Di il 20 Agosto, 2025
Tra i candidati che potrebbero guidare la nuova piattaforma americana secondo "The Information" c'è anche l'ex amministratrice delegata di X, Linda Yaccarino
Foto: Wikimedia Commons. Il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, in visita alla Commissione europea

Sul futuro di TikTok negli Stati Uniti si hanno ancora ben poche certezze.

Dopo la decisione da parte della Corte Suprema di legittimare una legge che impone a ByteDance di vendere le operazioni statunitensi del social o incorrere in un divieto totale dell’app, ora TikTok si trova dinanzi a un bivio.

Nonostante le proroghe concesse da Trump, per la società cinese tra poco arriverà il momento di giocare a carte scoperte. Il 17 settembre entrerà in vigore una legge che vieta l’app video negli Stati Uniti, a meno che non si separi da ByteDance.

Chi ci potrebbe essere, quindi, alla guida di una nuova società che opererà in America? E con chi potrebbe lavorare?

Il ban a TikTok

Per rilevare le operazioni statunitensi di TikTok c’è ora un accordo tra un gruppo di investitori non cinesi con l’idea di creare una nuova società che ne deterrà la proprietà.

In via di sviluppo ci sarebbe anche una nuova versione dell’app pensata esclusivamente per gli utenti americani.

Tuttavia, l’accordo deve ancora essere approvato dalla Cina. Un passaggio necessario che è ulteriormente complicato da dazi e negoziati commerciali.

A oggi sappiamo che la nuova piattaforma si dovrebbe chiamare M2, che si tratterebbe di una versione “indipendente” da TikTok e che inizialmente la data del suo rilascio era stata fissata al 5 settembre, mentre la versione attuale verrebbe rimossa dagli store e disattivata definitivamente a marzo 2026, se la cessione dovesse andare in porto.

Siamo anche a conoscenza del fatto che sulla nuova piattaforma gli utenti potrebbero ritrovare il proprio account “così com’era”, con lo stesso numero di follower (resta da capire se verranno defalcati gli account di coloro che non si trasferiranno sulla nuova).

Insomma, un gemello di TikTok che avrà, però, un altro nome.

L’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew. Foto: Wikipedia

Il totonomi

Nel caso in cui l’accordo venisse finalizzato, per il “gemello di TikTok” sarà nominato un nuovo consiglio di amministrazione, con seggi che rifletteranno la nuova struttura proprietaria, secondo una fonte informata sui piani come si legge sulla newsletter “Creator Economy” di The Information.

Questo significa che la società madre cinese ByteDance dovrebbe detenere una quota inferiore al 20% nella nuova entità TikTok U.S., ma potrebbe comunque ottenere un posto all’interno del consiglio di amministrazione.

Altri seggi saranno, invece, probabilmente occupati da importanti investitori, tra cui Susquehanna International Group, General Atlantic, e i nuovi come Andreessen Horowitz, e Oracle, a cui già si era accennato.

Ma ci sarà anche un nuovo amministratore delegato da nominare. Secondo The Information questo potrebbe essere scelto da quello attualmente in carica, Shou Zi Chew.

Nel totonomi di The Information spicca quello di Linda Yaccarino, che dopo l’addio a X ha appena accettato un nuovo incarico come responsabile di un’azienda farmaceutica per la perdita di peso.

Sul piatto c’è anche Kevin Mayer, che ha già guidato TikTok per un breve periodo nel 2020.

Un altro dei nomi plausibili, sempre secondo The Information, potrebbe essere quello del dirigente interno, Adam Presser, recentemente nominato general manager di TikTok USDS, una divisione autonoma creata per gestire le operazioni in conformità alle normative americane e prima a capo del dipartimento Trust & Safety della stessa società a Los Angeles.

Insomma, il quadro non è molto chiaro ma The Information ha già messo in tavola alcuni tra i nomi papabili.

Linda Yaccarino e David Bank. Foto: Wikipedia, James Tamim

Una fase di stallo

Nel frattempo, c’è attesa per i colloqui tra i governi cinese e statunitense che ultimamente sembrano vivere una fase di stallo anche se l’argomento è stato sollevato nel corso di alcuni negoziati commerciali, come ha riferito il segretario al Commercio Howard Lutnick alla CNBC.

E mentre Trump si era proclamato come il “salvatore di TikTok”, finora ha solo emesso una serie di ordini esecutivi per ritardare l’applicazione della legge.

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Chiara Buratti muove i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nel 2011 al "Tirreno" di Viareggio. Nel 2012 si laurea in Comunicazione Pubblica e nel 2014 consegue il Master in Giornalismo. Dopo varie esperienze, anche all'estero (El Periódico, redazione Internazionali - Barcellona), dal 2016 è giornalista professionista. Lavora nel web/nuovi media e sulla carta stampata (Corriere della Sera - 7, StartupItalia). Ha lavorato in TV con emittenti nazionali anche come videoeditor e videomaker (Mediaset - Rete4 e Canale 5, Ricicla.tv).