Dopo l’assassinio di Charlie Kirk il suo podcast è ancora più seguito

Di il 21 Ottobre, 2025
Charlie Kirk Free Flickr Florida State Univesity
Nel terzo trimestre dell'anno, il programma è entrato per la prima volta nella top 20 dei podcast più ascoltati negli Stati Uniti, sotto la guida dei produttori e della moglie Erika
Foto copertina: Charlie Kirk durante un comizio del suo American Comeback Tour alla Florida State University. Foto: Flickr, Gage Skidmore.

Il podcaster e attivista politico Charlie Kirk, cofondatore della organizzazione no profit conservatrice Turning Point Usa, è stato assassinato nel campus della Utah Valley University lo scorso 10 settembre. Il suo podcast, il Charlie Kirk Show, non si è fermato e ha continuato le trasmissioni sotto la guida della moglie Erika Kirk e dei produttori Andrew Kolvet e Blake Neff.

Non solo. Bloomberg, citando i dati della società di ricerca Edison Research, ha sottolineato che il programma di Kirk è salito di 32 posizioni nel terzo trimestre dell’anno – il periodo compreso tra luglio e settembre – rispetto a quello precedente, passando dall’essere il 49esimo al 17esimo posto tra i podcast più ascoltati negli Stati Uniti.

È la prima volta che la trasmissione entra nella top 20. Su YouTube, il podcast conta quasi 5,7 milioni di iscritti.

La moglie dell’attivista è stata determinante nel mantenerlo attivo.

“La voce di mio marito continuerà a vivere”, aveva detto durante una puntata, sostenendo che Kirk sarebbe rimasto “la stella polare del movimento conservatore, la voce dei giovani e della base”.

I contenuti e le idee editoriali non mancano, riporta Bloomberg. “Abbiamo i progetti e la direzione da seguire”, ha confermato Erika Kirk.

A prendere il posto dell’attivista sono stati Kolvet, produttore esecutivo del podcast e membro di Turning Point Usa, e Neff, altro produttore ed ex autore del programma di Tucker Carlson su Fox News, che spesso si sono alternati alla conduzione dello show.

 

Casa Bianca in supporto

Il podcast di Kirk ha ricevuto un sostegno significativo da parte dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Personalità di primo piano del governo di Washington, evidenzia Bloomberg, hanno preso parte al programma dopo l’omicidio dell’attivista.

A partire dal vicepresidente JD Vance, che ha condotto una puntata del Charlie Kirk Show dalla Casa Bianca ed è poi tornato come ospite della trasmissione.

Oltre a Vance, hanno partecipato anche Tom Homan, ex direttore dell’agenzia Ice – Immigration and Customs Enforcement – durante la prima presidenza Trump e attuale border czar per il controllo dell’immigrazione illegale nel Paese, e Scott Bessent, segretario al Tesoro.

Dopo l’assassinio, ogni puntata dello show dedica l’apertura al ricordo di Kirk e alla sua causa e spesso ripropone filmati d’archivio dell’attivista durante i suoi tour nei campus universitari.

Tuttavia, osserva la giornalista di Bloomberg Ashley Carman, mentre è comprensibile che il programma stia attirando tanta attenzione dopo un evento così drammatico, resta da capire se questo successo potrà continuare nei prossimi mesi.

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