Anche Murdoch pronto ad entrare nell’affare TikTok

Di il 22 Settembre, 2025
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Donald Trump conferma l’ingresso di Rupert Murdoch e Michael Dell nel consorzio di investitori che punta a uno spin-off di TikTok per sottrarla al controllo della cinese ByteDance. L’accordo previsto in settimana

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato, in un’intervista a Fox News, che Rupert Murdoch, storico magnate dei media conservatori, e Michael Dell, pioniere del personal computer, sono tra i protagonisti del piano per salvare TikTok dal controllo cinese.

L’operazione, discussa da mesi alla Casa Bianca, prevede la creazione di uno spin-off della piattaforma oggi controllata da ByteDance.

Un consorzio di investitori americani

Secondo Trump, Murdoch e suo figlio Lachlan “probabilmente” faranno parte del gruppo di investitori pronto a rilevare quote della società.

Michael Dell, fanno sapere fonti vicine al dossier sentite dal Financial Times, segue le trattative da diversi mesi e, sebbene l’intesa non sia ancora stata firmata, le aspettative restano positive.

Nel consorzio ci sarà anche Larry Ellison, fondatore di Oracle e stretto alleato del tycoon, pronto a mettere sul tavolo risorse ingenti insieme ad altri grandi nomi non ancora ufficiali.

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Larry Ellison, cofondatore, ex Ad e attualmente presidente esecutivo e Cto di Oracle. Foto: Flickr.

Tensioni tra Trump e i Murdoch

Il possibile coinvolgimento dei Murdoch arriva in un momento di tensione con Trump. Il presidente ha infatti citato in giudizio il Wall Street Journal, testata del gruppo, chiedendo 10 miliardi di dollari di risarcimento per un articolo sul biglietto di auguri che il presidente avrebbe inviato a Jeffrey Epstein.

La famiglia resta comunque centrale nello scenario conservatore americano. Rupert Murdoch ha da poco trasferito la guida del suo impero mediatico al figlio Lachlan, assicurando continuità alla linea editoriale di destra che caratterizza Fox News e il Journal.

La posizione della Casa Bianca

La portavoce Karoline Leavitt ha confermato che un accordo per rendere TikTok a maggioranza americana sarà chiuso a breve. L’accordo prevede la creazione di un consiglio di amministrazione indipendente con sette membri, sei dei quali statunitensi e uno scelto da ByteDance, casa madre di TikTok.

Al centro dei colloqui resta anche il destino dell’algoritmo, che conosce a memoria i dati dei suoi 170 milioni di utenti negli USA. Washington punta a portarlo sotto pieno controllo americano, respingendo le recenti affermazioni di Pechino secondo cui rimarrebbe in mani cinesi.

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Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca durante la seconda amministrazione Trump. Foto: Flickr.

Il contesto geopolitico e commerciale

TikTok è a rischio di un divieto nazionale dopo la legge firmata da Biden che imponeva a ByteDance la cessione delle attività statunitensi per motivi di sicurezza. Già lo scorso aprile, scrive il Financial Times, si era arrivati a un passo dall’accordo con un ampio gruppo di investitori americani, tra cui fondi come Andreessen Horowitz e Silver Lake, ma la guerra commerciale lanciata da Trump, con dazi fino al 145% contro la Cina, aveva bloccato tutto.

Oggi il clima è cambiato. I negoziati con Pechino sono ripartiti e Trump ha annunciato un incontro con Xi Jinping, previsto in Corea del Sud il mese prossimo e in Cina all’inizio del 2026, il primo faccia a faccia dal 2019.

L’impatto politico e mediatico

L’ingresso della famiglia Murdoch tra gli azionisti di TikTok consoliderebbe ulteriormente la presenza di imprenditori conservatori ai vertici delle piattaforme social globali. Oggi Elon Musk, principale finanziatore di Trump nel 2024, controlla X (ex Twitter), mentre Mark Zuckerberg, che donò 1 milione di dollari all’inaugurazione di Trump, mantiene la guida di Meta, proprietaria (tra le altre) di Facebook e Instagram.

Intanto Fox Corp dispone di oltre 5,3 miliardi di dollari di liquidità, e lo stesso Lachlan Murdoch ha dichiarato, durante l’ultima call con gli investitori, che l’azienda “è sempre alla ricerca di opportunità”.

L’investimento in TikTok potrebbe dunque rappresentare una delle mosse strategiche più rilevanti per rafforzare l’influenza conservatrice sul panorama digitale globale.

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