Foto copertina: Elon Musk, proprietario di X, durante un convegno alla Conservative Political Action Conference in Maryland, negli Stati Uniti, nel 2025. Foto: Wikimedia Commons.
Elon Musk ha presentato la versione iniziale di Grokipedia, un’enciclopedia online scritta interamente dall’intelligenza artificiale. L’obiettivo dichiarato dell’imprenditore miliardario è offrire una piattaforma “meno faziosa” rispetto a Wikipedia, che considera troppo orientata a sinistra.
L’iniziativa segna l’ennesimo passo della strategia di Musk per promuovere strumenti digitali alternativi a quelli mainstream, sviluppati attraverso la sua società xAI, madre del chatbot Grok, integrato nella piattaforma X – ex Twitter.
Grokipedia è stata messa online con una settimana di ritardo rispetto alla data prevista.
Il 20 ottobre, Musk aveva annunciato il rinvio, spiegando che era necessario “eliminare la propaganda” prima del debutto.
Ieri, il sito è stato lanciato senza comunicati o eventi, per poi andare temporaneamente offline circa un’ora dopo e tornando accessibile in serata.

Foto: Wikimedia Commons.
Come funziona
Il sito si presenta con un’interfaccia minimalista e una homepage che riporta la dicitura Grokipedia v0.1 e una semplice barra di ricerca. Al momento del lancio, Grokipedia conta circa 885mila voci, contro gli oltre otto milioni dell’edizione inglese di Wikipedia.
Secondo le prime analisi, scrive il Wall Street Journal, l’enciclopedia è alimentata dallo stesso modello linguistico di IA che sostiene il chatbot Grok su X.
Un modello che potrebbe consentire l’aggiornamento in tempo reale dei contenuti grazie ai post pubblicati dagli utenti della piattaforma, anche se comporta il rischio di errori simili a quelli già registrati con il chatbot.
In passato, Grok è stato criticato per aver diffuso teorie complottiste, come quella sul “genocidio dei bianchi” in Sudafrica, e per aver generato contenuti antisemiti. Musk e X hanno attribuito questi episodi a bug di programmazione, poi corretti.
Wikipedia, ma a destra
Grokipedia riprende lo stile e la struttura di Wikipedia, con articoli su argomenti che spaziano da ChatGpt e Diane Keaton fino ai Mondiali di calcio 2026.
Ma risulta molto più limitata nei contenuti, meno trasparente nei processi editoriali e con un taglio più conservatore in diversi passaggi.
La voce dedicata al genere, ad esempio, si apre con “Il genere si riferisce alla classificazione binaria degli esseri umani in maschi e femmine in base al sesso biologico”.
Wikipedia, invece, introduce la voce con una definizione più ampia: “Il genere è l’insieme degli aspetti sociali, psicologici, culturali e comportamentali dell’essere uomo, donna o di un terzo genere”.
Musk su Grokipedia
La voce dedicata a Elon Musk si distingue in maniera sostanziale da quella di Wikipedia.
Grokipedia descrive le sue attività con toni elogiativi, sostenendo che le sue iniziative nell’intelligenza artificiale “enfatizzano la sicurezza attraverso uno sviluppo orientato alla verità piuttosto che a una regolamentazione eccessiva”, e che alcuni progetti “riflettono la ricerca della verità e la riduzione della censura”.
Affermazioni simili menzionano come unica fonte il sito ufficiale di xAI, di proprietà dello stesso Musk.
La pagina include inoltre un errore nella sezione dedicata allo US Doge Service. Grokipedia afferma erroneamente che Vivek Ramaswamy, candidato repubblicano alla carica di governatore dell’Ohio, avrebbe assunto “un ruolo più rilevante” dopo l’uscita di Musk nel maggio scorso. In realtà, Ramaswamy aveva lasciato l’ufficio mesi prima.
Il sito cita come fonti la Bbc e Al Jazeera, ma nessuna delle due menziona Ramaswamy in merito.
Al posto della sezione Riconoscimenti di Wikipedia, Grokipedia inserisce un paragrafo intitolato Riconoscimento e visione a lungo termine, in cui si legge che “la sua visione di lungo periodo mira a salvaguardare la coscienza umana dalle minacce esistenziali, puntando alla creazione di una civiltà multiplanetaria autosufficiente come garanzia contro catastrofi su scala terrestre”.
6 gennaio secondo Maga
Tra i contenuti che hanno sollevato maggiori critiche c’è la pagina dedicata all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, che combina resoconti fattuali con passaggi che suggeriscono come i democratici e i media tradizionali abbiano enfatizzato la gravità dell’evento e il coinvolgimento del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Critici, analisti e alcune testate, fra cui Wired, hanno evidenziato come il sito rifletta una visione politica più vicina alla destra reazionaria americana del movimento Make America Great Again, in linea con altre recenti iniziative di Musk.

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Origini e costruzione
Musk ha annunciato l’intenzione di creare Grokipedia il 29 settembre, rispondendo a un post su X di David Sacks, imprenditore della Silicon Valley e responsabile per l’IA nell’amministrazione Trump.
Sacks aveva definito Wikipedia “irrimediabilmente faziosa” e Musk aveva risposto annunciando la creazione di un’enciclopedia “più equilibrata”.
Molti osservatori avevano previsto che Grokipedia si sarebbe basata in gran parte sui contenuti di Wikipedia.
Come ha spiegato il giornalista Stephen Harrison, esperto della piattaforma, “ogni grande sistema di intelligenza artificiale si addestra sui contenuti di Wikipedia, che sono liberamente utilizzabili. L’ironia è che Grokipedia sarà costruita sul lavoro gratuito dei volontari che Musk ha più volte denigrato”.
Anche Jimmy Wales, cofondatore di Wikipedia, si è espresso sul tema in un’intervista al Washington Post. “Sono curioso di vedere Grokipedia, ma non mi aspetto molto”, ha detto.
“I modelli linguistici di intelligenza artificiale non sono ancora abbastanza affidabili per scrivere voci enciclopediche. Ci saranno molti errori”.
Al momento, Grokipedia resta in fase di sviluppo e priva di comunicazioni ufficiali da parte di xAI.
Nonostante il numero relativamente limitato di articoli, il progetto si inserisce nel più ampio tentativo di Elon Musk di ridefinire l’informazione digitale attraverso l’intelligenza artificiale, posizionandosi come alternativa “libera da bias” alle piattaforme tradizionali.

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Musk e Wikipedia, rapporto complicato
Musk in passato non aveva nascosto l’ammirazione per Wikipedia. Nel 2017 aveva scritto su Twitter: “Amo Wikipedia. Migliora continuamente”.
Negli anni successivi, il suo atteggiamento è cambiato.
Il miliardario ha accusato il sito di essere troppo progressista, soprattutto nelle pagine a lui dedicate. A marzo 2025 aveva twittato: “Definanziate Wikipedia finché non ritroverà l’equilibrio”.
Il fondatore di xAI e proprietario di X si è unito così a un gruppo crescente di critici conservatori che sostengono che la piattaforma, pur dichiarandosi neutrale, adotti spesso una lente liberal su temi come il cambiamento climatico, i vaccini o il conflitto a Gaza.
La sua piattaforma sembra prendere la direzione opposta.




