
Anche su Bluesky, la piattaforma lanciata nel 2023 da Jack Dorsey come alternativa a X di Elon Musk, arrivano le spunte blu.
Si tratta di un’emulazione dell’ex Twitter, il social a cui il co-founder di Bluesky si è ispirato, o di un altro tipo di strategia?
Le spunte su Bluesky
La piattaforma social, che ha da subito attirato tanti utenti in fuga da X, in precedenza si basava su un sistema di autoverifica non convenzionale in cui gli utenti potevano “autenticarsi” includendo domini personalizzati nei propri account web. Ma adesso si sta assistendo a un cambio di passo.
La nuova strategia di verifica risulta essere più proattiva.
Secondo quanto si legge in una nota diffusa dallo stesso team di Bluesky, la piattaforma è in grado di identificare gli account più meritevoli e assegnare loro, appunto, delle spunte blu.
“Sarà un processo graduale man mano che la funzionalità si stabilizzerà e poi lanceremo un modulo pubblico che le persone potranno utilizzare per richiedere la verifica”, ha detto l’amministratore delegato di Bluesky, Jay Graber, a Wired.
Per il momento, gli account classificati come di “massima priorità” da parte del team di Bluesky sono quelli legati a funzionari governativi, organizzazioni giornalistiche e celebrità.

Jay Graber, ad di Bluesky. Foto Wikimedia Commons.
Dietro la spunta
Diversi motivi hanno portato a includere anche su questo social i profili verificati.
In precedenza, soprattutto dopo la rapida crescita di Bluesky, sul social si è assistito a un aumento di false identità. In particolare, utenti che si sono spacciati per personaggi pubblici, come evidenziato a dicembre 2025 dal MIT Technology Review.
E dato che sull’app sono presenti anche utenti di un certo rilievo, come l’ex presidente americano Barack Obama, il team di Bluesky è convinto che un processo di verifica più formale contribuirà a rassicurare i personaggi pubblici sul fatto che la stessa piattaforma sia uno spazio di ritrovo digitale ancora più sicuro.
“Vogliamo ridurre le frodi e le impersonificazioni e promuovere un ambiente più affidabile su Bluesky”, ha sottolineato Graber.
A differenza di X, su Bluesky non occorre pagare per ottenere la spunta, perché dalla piattaforma riferiscono che è lo stesso team a verificare la validità dell’account una volta inoltrata la richiesta. E Obama su Bluesky ha già la sua spunta blu. Ma c’è di più.
Oltre a questo tradizionale approccio di verifica, la piattaforma di Dorsey permette anche di ottenere lo status di “verificatore attendibile” per un gruppo selezionato di organizzazioni o aziende. A queste verrà assegnata la spunta blu sui loro account. E l’utente che ci cliccherà sopra potrà vedere l’elenco delle organizzazioni che hanno verificato l’account.
Harvard has set an example for other higher-ed institutions – rejecting an unlawful and ham-handed attempt to stifle academic freedom, while taking steps to make sure students can benefit from an environment of intellectual inquiry, rigorous debate and mutual respect. Let’s hope others follow suit.
— Barack Obama (@barackobama.bsky.social) 15 April 2025 at 05:52
Nascita e storia
Bluesky, l’app che si ispira – e risponde – a X, avviata nella primavera del 2023, è stata fondata dallo stesso cofounder ed ex amministratore delegato di Twitter, Jack Dorsey.
Con un’interfaccia molto simile a Twitter, Jack Dorsey ha iniziato a mettere a punto Bluesky quando ancora lavorava per quello che oggi è X, con l’idea di farne un social media decentralizzato per una moderazione dei contenuti meno dipendente dalla società.
Oggi Bluesky è una piattaforma di microblogging che usa AT Protocol, un protocollo, appunto, decentralizzato, disponibile per Android, iOs e web.
Quello che cambia, rispetto ai social già consolidati, è l’assenza di un organismo di controllo e la possibilità, per ogni iscritto, di creare stanze di discussione così come algoritmi per personalizzare il flusso di post in bacheca.
A differenza delle altre piattaforme, Bluesky non include i suggerimenti dell’algoritmo come caratteristica standard nei feed degli utenti.
Caratteristica che ha portato, appunto, alla popolarità degli starter pack: pacchetti, creati dagli utenti, che raggruppano account legati a temi specifici e che hanno incentivato la rapida crescita degli utenti sulla piattaforma.