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Manca poco all’apertura delle prime due Netflix House, spazi fisici pensati per far vivere ai fan delle serie più famose, da Stranger Things a Squid Game, un’esperienza diretta nei mondi dei loro show preferiti.
Le Netflix house saranno luoghi in cui l’immaginario del servizio di streaming prenderà una forma concreta, adattando gli ambienti dei centri commerciali per consentire allo spettatore di entrare fisicamente in quell’universo finora confinato su uno schermo.
Un mix di tecnologia, shopping e gastronomia pronto a dare una nuova forma al settore.
Le esperienze, le attività e i giochi saranno in continua evoluzione, pensati per stimolare la partecipazione dei fan e rafforzare l’identità del marchio.
Come riporta Tudum, il magazine di Netflix, gli appuntamenti per l’apertura delle Netflix house sono rispettivamente fissati per il 12 novembre a Philadelphia, in Pennsylvania, e per l’11 dicembre a Dallas, in Texas.
Netflix analogica (come Disney)
Il marketing della società fondata nel 1997 da Marc Randolph e Reed Hastings e guidata dagli amministratori delegati Greg Peters e Ted Sarandos sta evolvendo dal virtuale puro al cosiddetto phygital.
Il termine richiama l’unione di digitale ed esperienza fisica, dove tecnologia e presenza si fondono per dare vita a esperienze tangibili.
Il servizio di streaming americano concentra dunque i suoi sforzi sulle immersioni narrative con spazi interattivi per ampliare il proprio pubblico oltre agli attuali 240 milioni di abbonati.
La strategia di Netflix ricorda quella di Disney che, negli anni ’50, ha aperto i suoi primi parchi tematici, inaugurando il concetto di marketing esperienziale teorizzato nel 1999 da Bernd Schmitt nel suo articolo Experiential Marketing.
L’idea di aprire Disneyland, si legge sul sito della società, era nata nel 1955 da un momento di riflessione personale dell’imprenditore: osservando le figlie giocare in un parco, Disney si era chiesto perché gli adulti non potessero divertirsi insieme ai bambini.
Da questa intuizione ha preso forma un ambiente dove ogni dettaglio, dalle ambientazioni ai personaggi, dalle musiche alle interazioni, era progettato per coinvolgere emotivamente il visitatore e farlo sentire parte di una storia.

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Nuovo intrattenimento
Come Topolino e la Bella Addormentata hanno preso vita all’apertura del primo parco divertimenti, così dovrebbe essere anche per le più celebri ambientazioni a firma Netflix.
Attraverso i cinque moduli strategici di Schmitt – Sense, Feel, Think, Act e Relate – la piattaforma di streaming punta a trasformare l’intrattenimento in un’esperienza multisensoriale, capace di coinvolgere il pubblico non solo sullo schermo, ma anche nel mondo reale.
Cene sontuose ispirate all’eleganza Regency di Bridgerton e set fotografici immersi nella Seoul geometrica di Squid Game sono solo alcune delle esperienze pop-up che diventeranno realtà.
La versione 3.0 di Netflix è appena cominciata.
Tra la svolta nell’ambito dei podcast per insidiare il primato incontrastato di YouTube – con tanto di accordo di collaborazione con Spotify – nuove esperienze immersive e l’offerta in ambito sportivo in partnership con Sky, la piattaforma sta provando a estendere e ridefinire i confini dell’intrattenimento.
Non resta che aspettare di vedere quale sarà la risposta dei fan alla nuova mossa di Peters e Sarandos.




