
Lvmh ha acquisito Bey Médias, gruppo editoriale che controlla le testate francesi L’Opinion e L’Agefi, con un’operazione di cui non si sanno i dettagli finanziari.
Già all’inizio del 2025 erano state pubblicate alcune indiscrezioni sulle trattative in corso, sottolinea Milano Finanza.
Ora, con l’acquisizione, Bernard Arnault, amministratore delegato e presidente del gruppo, espande il suo impero mediatico di cui fanno già parte il gruppo editoriale Les Echos-Le Parisien e la rivista Paris match.
Lvmh era già presente in Bey Médias come azionista di minoranza, spiega Milano Finanza, che ripercorre i dettagli dell’operazione.
Acquisendo al 100% il capitale di Bey Médias, la holding di Arnault ha quindi rilevato le quote finora in mano a Thétys, la holding della famiglia Bettencourt Meyers – maggiore azionista di L’Oréal –, dal magnate statunitense Kenneth Fisher e dal gruppo Dow Jones, controllato da Rupert Murdoch e dal figlio Lachlan attraverso il gruppo News Corp, come si legge sul quotidiano Le Figaro.

Bernard Arnault, ad e presidente di Lvmh, nel 2017 durante una conferenza. Foto: Wikimedia Commons.
Non tutto da rifare
Arnault ha fatto sapere che non intende rimuovere o cambiare i vertici del gruppo editoriale e delle testate.
A partire da Nicolas Beytout, fondatore di L’Opinion ed ex amministratore delegato del gruppo Les Echos-Le Parisien, che resterà presidente. Lo stesso Beytout era stato in passato anche direttore di Les Echos.
Rémi Godeau rimarrà direttore de L’Opinion, testata di orientamento progressista ed europeista, e Alexandre Garabedian di L’Agefi, più focalizzata sull’ambito finanziario.
Di segno opposto L’Agefi, testata online di riferimento per l’informazione finanziaria francese.
Le due testate, scrive Milano Finanza, contano in totale circa 150 dipendenti, 90 di questi giornalisti. L’acquisizione di Lvmh non dovrebbe portare a tagli in redazione, almeno per il momento.
Alcune fonti internazionali vicine all’accordo, l’intento di Lvmh è quello di “fornire ai giornali i mezzi per crescere”, a conferma dell’intenzione di voler far crescere i giornali.
Tentativi di vendita
I vertici di Bey Médias avevano già cercato diverse volte di cedere il gruppo editoriale a una nuova proprietà, specifica Milano Finanza.
Già l’anno scorso erano state avviate trattative, poi interrotte, con l’imprenditore ceco Daniel Kretínský, attivo soprattutto nel settore dell’energia e proprietario della squadra di calcio Sparta Praga.
Nel 2023, anche, Rodolphe Saadé, amministratore delegato dell’azienda di logistica Cma Cgm e proprietario del quotidiano di Marsiglia La Provence, era entrato in trattativa – di nuovo, senza successo – per l’acquisizione di alcune quote nel gruppo Bey Médias.
Alla fine, l’editore di L’Opinion e L’Agefi è passato a Lvmh, che così amplia le sue attività nel settore dell’informazione.
Arnault possiede già il gruppo Les Echos-Le Parisien, un’entità formata nel 2015 che pubblica i due omonimi quotidiani.
L’anno scorso, Lvmh ha acquistato per 120 milioni di euro anche Paris Match, in precedenza di proprietà di Vincent Bolloré – proprietario di Havas e azionista di maggioranza di Vivendi –, accusato, come ha riportato Le Monde, di aver interferito sulla linea editoriale del magazine per promuovere le sue visioni conservatrici.
Ora, con l’acquisto di Bey Médias, il panorama mediatico francese va incontro a una nuova trasformazione, a conferma della vivacità dell’editoria d’oltralpe.
Il principio cardine resta comunque il rispetto della pluralità di opinioni, soprattutto in un Paese che della libertà di espressione ha sempre fatto tesoro, cercando nella sua storia a più riprese di proteggerla.