L’impero dei Murdoch continua a crescere

Di il 06 Giugno, 2025
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Proprietaria di Fox Corporation e News Corp, la famiglia del magnate australiano ha una strategia ben precisa basata sulla diversificazione che attrae investimenti nonostante la stagnazione del settore

Negli ultimi anni, la quota di famiglie americane con abbonamenti a pagamento alla televisione è scesa dal 90% al 50%. Ma in un mercato che fatica a stare al passo con i tempi, le aziende della famiglia Murdoch vivono un momento di crescita stabile.

Sia Fox Corporation, società produttrice di media televisivi e digitali, sia il gruppo editoriale News Corp sono cresciute di valore. Così come è anche aumentata la fiducia degli investitori nei loro confronti.

Al centro di questo successo c’è una parola fondamentale: diversificazione.

Grazie a investimenti mirati e strategici, le società Murdoch sono infatti riuscite a ritagliarsi una quota di mercato che di solito non appartiene ai media tradizionali.

Nel 2017, Fox ha abbandonato i propri obiettivi nel mondo dell’intrattenimento, vendendo i diritti dei suoi programmi a Disney per 71 miliardi di dollari.

La scelta è stata frutto di una strategia ben precisa. Concentrarsi sul mondo dello sport e delle notizie, ma in maniera innovativa e organica.

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Rupert Murdoch, fondatore di Fox e News Corp, nel 2015. Foto: Wikimedia Commons.

Presidente, la Fox per lei

Uno dei motivi principali dietro alla recente crescita di Fox Corporation è sicuramente stata l’ultima elezione presidenziale americana.

Durante la campagna, grazie al forte rapporto tra il fondatore di News Corp e Fox, Rupert Murdoch, e il candidato del partito conservatore e ora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Fox News si è ritagliata un ruolo di primo piano tra le emittenti televisive statunitensi.

Un ruolo così rilevante che anche Kamala Harris ha deciso di apparire su un canale televisivo che non ospitava un candidato democratico dai tempi della candidatura di Hillary Clinton, nel 2016.

Anche dopo la campagna elettorale dello scorso anno, Fox sta continuando a essere la piattaforma più seguita da conservatori e membri dell’ultradestra.

Destra e sinistra

La strategia adottata può essere non condivisa, ma sta funzionando.

Amplifica i messaggi spesso estremi e fraintendibili di Trump e lascia poco spazio al fact-checking giornalistico e alla moderazione dei contenuti.

Questa strategia comunicativa ha favorito il media di Murdoch, che ha guadagnato come target anche il pubblico più a sinistra.

Gli elettori democratici infatti si interessano ai programmi televisivi, mossi principalmente dalle controversie e dal clamore delle dichiarazioni riprese.

Questi fattori hanno contribuito a un forte aumento dei ricavi pubblicitari e un aumento dell’audience.

Non è però tutto rose e fiori.

Nonostante la strategia efficace, anche Fox News non è immune a una tendenza di declino comune a tutte le emittenti via cavo sul medio-lungo periodo.

L’emittente riesce però a limitare le perdite.

Tra il 2020 e il 2025, il numero di spettatori medi complessivi è sceso del 23%, una percentuale ridotta rispetto al calo del 36% di Msnbc e del 58% della Cnn.

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Lo scorso marzo, la giornalista Megyn Kelly ha annunciato MK Media, la sua nuova società di produzione di podcast. Foto: Wikimedia Commons.

Dalla tradizione al digitale

L’altro punto di forza di Fox Corporation è rappresentato dai nuovi canali digitali che ha acquisito.

Primo fra tutti Tubi, una piattaforma di streaming gratuita, basata sulla pubblicità e non su  abbonamenti a pagamento.

Acquistata nel 2020 per mezzo miliardo di dollari, ha permesso al gruppo di raggiungere un pubblico solitamente non interessato alla televisione tradizionale, specialmente tra gli under 35.

Un’operazione simile è iniziata a dicembre del 2024 e conclusa a febbraio, quando Fox Corporation ha acquisito Red Seat Ventures, una casa di produzione di podcast principalmente conservatori.

Tramite questa acquisizione, il media di Murdoch è entrato nel mondo della creator economy, avvicinandosi ai più giovani, e confermando il rapporto con la destra conservatrice.

La maggioranza dei podcast prodotti da Red Seat Ventures sono condotti da personalità familiari in passato legate al mondo Fox, come Tucker Carlson e Megyn Kelly, con idee vicine ai repubblicani e a Trump.

La strategia è chiara: creare un media che possa attrarre sia i giovani sia il pubblico tradizionale, con programmi fortemente radicati nell’ultradestra e contenuti che creino interesse non solo per la qualità, ma anche per il rumore che creano.

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La sede di News Corp a New York. Foto: Flickr.

Tra informazione e immobiliare

Per quanto riguarda invece il gruppo editoriale della famiglia Murdoch, la crescita deriva da motivazioni diverse.

I periodici di News Corp, come molti dei quotidiani in circolazione, stanno vivendo un momento difficile e le vendite diminuiscono.

Eppure, gli investimenti verso il conglomerato continuano a crescere.

Sono due i fattori principali di questo successo.

Il primo sta nel fatto che la consociata maggiore del gruppo, la Dow Jones & Company non fornisce solo prodotti editoriali.

Una delle sue fonti di reddito maggiori è infatti la produzione di dati finanziari per aziende, un’attività ad alto margine rispetto all’editoria.

Il secondo, e più importante, è riconducibile a un’altra consociata di News Corp: la REA  Group.

Si tratta di un’impresa australiana attiva nel settore immobiliare, comprata dalla holding dei Murdoch nel 2001, la cui crescita è stata esponenziale.

La stessa REA ha suscitato l’interesse di molte testate finanziarie quando, nel settembre 2024, ha tentato di acquisire la britannica Rightmove – proprietaria dell’omonimo sito immobiliare – per più di otto miliardi di dollari.

Problemi di successione

La crescita è però minacciata dai problemi legali che coinvolgono i figli di Rupert Murdoch.

Da tempo il magnate sta tentando di modificare l’assetto delle sue aziende per assicurare il controllo al figlio Lachlan Murdoch, nel 2023 nominato amministratore delegato di Fox Corporation e presidente di News Corp.

La preferenza per Lachlan dipende principalmente dal fatto che il figlio negli ultimi anni si sia mosso molto bene nella gestione dell’impresa e abbia dimostrato grandi doti.

In più condivide con il padre una visione politica conservatrice, che si traduce nella volontà di mantenere il fruttuoso rapporto che oggi lega Fox News alla destra trumpiana.

Gli altri eredi, James, Elisabeth e Prudence, vorrebbero invece abbandonare la forte politicizzazione del gruppo e abbracciare un giornalismo più neutrale e moderato.

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La redazione negli studi Fox di Manhattan del programma America’s Newsroom, in onda su Fox News. Foto: Wikimedia Commons.

Al buio

In ogni caso, questa incertezza sul futuro della direzione della holding non preoccupa gli investitori. Al contrario, sta alimentando i finanziamenti.

Secondo alcuni esperti, il 2025 sarà un anno fondamentale per l’industria dell’intrattenimento. Sono infatti previsti importanti accordi commerciali.

In più, l’incerta successione e i problemi tra i figli di Murdoch stanno creando l’aspettativa di possibili cambiamenti nell’assetto del gruppo.

Uno scenario che potrebbe aprire interessanti e inaspettate opportunità per i competitor.

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